1. Iniziazione di un giovane soldato ateniese


    Data: 15/05/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: RedTales

    ... destino. Il maestro li lasciò così per un’altra manciata di minuti e vedendo il viso di Aethalas coperto da saliva, lacrime e schiuma ordinò al servo di pulirlo.
    
    “Ti prego, maestro, fallo finire...” Gli mise una mano sulla spalla e gli confidò che ancora non poteva perché la prova non era terminata. Infatti impartì l’ultimo comando e il muscoloso mediorientale cominciò la parte finale del rapporto cominciando ad entrare ed uscire dal giovinetto che prontamente prese a rimarcare ogni movimento con degli acuti stridii ma restando impassibile nell’accettazione del suo destino.
    
    Anempodistos lo fece smettere dopo un’altra manciata di minuti, ritenendo sufficiente quanto avevano fatto e considerando che era… la sua prima volta.
    
    Il cazzo di Abdelkabir era ancora perfettamente turgido, lucido e scintillante per gli unguenti e gli oli mentre l’ano di Aethalas all’inizio rimase aperto e slabbrato, anche se poi, lentamente si richiuse. Era così spossato da vacillare e, immediatamente, lo fece sdraiare sull’ottomana e mandò a prendere dell’idromele per cercare di farlo riprendere.
    
    Rimase in una specie di dormiveglia per più di un’ora ...
    ... fin quando sentì la voce del padre che era venuto a prenderlo.
    
    “Ecco qui il mio uomo! Il tuo rètore mi ha illustrato l’iniziazione e mi ha rassicurato sulla tua strenua resistenza nonostante la smisurata prova che hai dovuto affrontare. Sono fiero di te e quando ti sarai ripreso mi accerterò personalmente delle tue capacità. Lo sai, ogni padre ha il dovere di appurare le doti del figlio che offrirà allo stratega che lo accoglierà sotto le sue ali. Ma lo faremo più avanti. Mi diceva Anempodistos che ha appena iniziato e che la strada della tua preparazione è ancora lunga e irta di avversità. Ma c’è già un buon inizio.”
    
    Non ebbe la forza di dire alcuna parola, rimanendo accasciato.
    
    Un servo poi lo girò mettendogli il culo verso l’altro e, prima di addormentarsi sentì nuovamente la voce del suo maestro che, mentre gli allargava i glutei per mostrare l’ano al padre prendeva accordi per il prosieguo dell’addestramento: “si, forse domani è meglio che si riposi, ma il giorno successivo me lo puoi mandare e riprendiamo. Ormai è aperto e quindi adesso non resta che esercitarlo nell’arte...” Gli occhi si chiusero in un sonno profondo. 
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