Il fiore di amsterdam - Racconti Erotici

Il fiore di amsterdam

... mi sfilano le mutande. Si abbassa e lo prende subito in bocca, con la mano sinistra mi accarezza il ventre. Il caldo abbraccio delle sue labbra mi scalda l'anima, sono in estasi. Guardo in basso, il movimento della testa è regolare. Metto la mano sui capelli ingellati, voglio che arrivi più in fondo. Spingo, non sento nessuna resistenza. La saliva inizia a colare copiosa lungo le mie palle rigide dal piacere. Lo faccio continuare per un po’, poi mi muovo alla ricerca del suo uccello. Alessio apre le gambe senza togliersi il mio cazzo dalla bocca, in breve arrivo al suo basso ventre. Lo trovo moscio, ha bisogno di attenzioni. Prendo in bocca la cappella, inizia a pulsare. La sento crescere nella mia bocca, abbasso la lingua e la faccio scendere sempre più in fondo. Comincio a pompare avanti e indietro, con le mani lo tengo per il culo spingendolo verso di me. In poco tempo il cazzo di Alessio è in erezione, è più grosso di quello che pensavo. Le sue labbra, intanto, giocano con le mie palle. Ricambio succhiando uno alla volta i suoi testicoli, sono lisci e dolci. Torno a dedicarmi a quel bell'uccello duro come il marmo, mi aiuto con una mano. Lo inondo di saliva, con il piercing stimolo il filetto. Godo come un maiale, è il miglior 69 della mia vita. Quando Alessio inizia a leccarmi il buchetto sento crescere la voglia di dominarlo. Mi alzo in ginocchio e lo guardo, è sdraiato davanti a me, con le gambe aperte. Si stimola i capezzoli con le mani, è proprio bello. Lo giro con ...

... forza a pancia in sotto, lui si lascia andare e abbandona le braccia lungo il corpo. Prendo il preservativo sul comodino, mentre lo indosso bacio tutta la schiena di Alessio. Posso sentire i brividi corrergli lungo la spina dorsale, quindi scendo lungo la spaccatura del culetto che mi aspetta. Faccio scivolare la lingua fino al buchetto, poi inizio a giocarci un po’. Alessio geme rumorosamente. Quando l'ho riempito per bene di saliva mando un dito ad aprire la strada, la prima resistenza si spegne sul nascere. Appoggio la cappella, con le mani gli tengo i fianchi. Alessio alza la schiena e si appoggia sui gomiti, la testa è affondata nel cuscino. Tira i muscoli delle gambe, spingo dentro l'uccello. Entro piano, dall'alto lascio cadere una palla di saliva. Continuo con un ritmo dolce, la presa sui fianchi si fa più decisa. Alessio tira su la testa dal cuscino, mi piego sul suo collo. Gli chiedo se gli piace, lui dice da morire. Gli chiedo se lo vuole tutto, mi dice di darglielo. Lo spingo dentro fino in fondo, ha un sussulto. Inizio a pompare più deciso, sposto le mani sul culo e mi alzo sopra di lui. Sento di dominarlo, ma soprattutto sento che gli piace. Lo scopo con sempre più forza, lui grida il suo piacere dentro al cuscino. Guardo quel culo piccolo e ossuto sbattere contro le mia anche, lo schiaffeggio fino a farlo diventare rosso come le calze. Alessio ha i muscoli della schiena tirati, è un bello spettacolo. Dopo qualche minuto lo giro su un lato, gli alzo una gamba e ...