1. Le Jenaise (atto 3-5)


    Data: 29/05/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Vanj B.

    ... felice. E poi ?, cosa è successo, perché ti ha ripudiata?. Un giorno mi portò in un locale a Nizza dove ne facevano di tutti i colori e, iniziarono a farne di tutti i colori anche a me, orge con uomini e donne anche vecchi, me la facevano addosso. Cosa?, le chiedo La "pipi", mi risponde, me la facevano addosso, me la facevano bere, mi facevano anche i clisteri con quella. Giorgio però, da quella sera non faceva più l'amore con me, godeva solo a vedermi così. L'ultima volta che andai lì, che poi fu l'ultima volta che vidi Giorgio, presero due grossi cani da caccia e me ne misero uno “dietro” e uno “davanti” e praticamente feci l'amore con due cani. A questo punto non gliel’ho fatta più e mi sono ribellata, ho insultato tutti e me ne sono andata assicurandogli che li avrei denunciati e che avrei raccontato tutto di loro e di quel locale, e lui mi ha ripudiata. Cavolo...., per un attimo resto senza parole. Gli hai denunciati?, le chiedo. No, mi risponde. Perché?. Perché, ho pensato, se in mille anni nessuno non ha mai scoperto nulla un motivo ci deve pur essere e non credo che una denuncia fatta da me servirebbe. Perché ti sei messa a fare la prostituta?. Non volevo tornare a casa, così sono venuta qui, per un po’ di tempo ho cercato un lavoro poi ho finito i soldi così mi sono messa a fare l'unica cosa che so ed eccomi qui. Ma... ma.... e i soldi dell'iniziazione? che fine hanno fatto?. Ogni tanto, la sera venivano degli amici di Giorgio e si mettevano a parlare di soldi e di ...
    ... "Borsa" e a me sembrava di capire che con le "Azioni" si guadagnasse molto bene, così invece di lasciarli in banca, li ho dati ad un operatore di borsa per "investirli" nelle azioni e, per dirla breve, dopo poco tempo non sò se me li ha rubati ho cosa, ma non ne avevo più. A questo punto mi chiede di me e io le racconto la mia storia "a lei dico la verità". T’ha ripudiata?, mi chiede. Non lo so, ma cercherò di scoprirlo. Usciamo dal locale e l'accompagno con la mia auto alla "pensione" dove viveva "aveva una camera che le costava cento euro al giorno più qualche servizzietto che ogni tanto doveva fare al proprietario che la minacciava di buttarla fuori", poi mi faccio promettere che nei prossimi giorni non andrà a battere io, invece le prometto che l'aiuterò "era disperata e non aveva né amici né nessuno". Mentre torno a casa "era ormai notte fonda" non "vedevo" neanche la strada, continuavo a pensare..., devo fare qualcosa..., Devo fare qualcosa. Cap.13 Aiuto Il mattino dopo, vado a comprare un letto lenzuola e coperte poi prendo un vestito e torno a Milano. La trovo sdraiata sul letto sporca "chissà da quanti giorni non si fa un bagno decente" come la sua camera, le faccio indossare il vestito e la porto via. Sai!, mi dice in auto, non ce la facevo più, fortuna che sei arrivata. Appena arrivati a casa si butta nel bagno e, praticamente non ne esce più fino a sera poi, per due o tre giorni sta male e continua a vomitare ma il suo viso è sereno. Quando si riprende andiamo in ...
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