Roma by night
Data: 31/05/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Mylady06
... raccontare in giro; facciamo così: questa era l’ultima corsa del mio turno ed a casa non ho nessuno che mi aspetta… se lei accetta blocco immediatamente il tassametro e questa notte le faccio io da autista e cicerone per la città… solo esclusivamente per lei”.
Nel frattempo il conducente ha accostato e fermato il taxi: il riflesso sullo specchietto retrovisore della luce dei fari di un’auto che passa dietro noi gli illuminano la parte superiore del viso. Solo ora vedo e noto qualche suo lineamento… abbastanza giovane, capelli e sopracciglia neri corvini, occhi azzurri...uno sguardo fin troppo magnetico per passare inosservato…. dico che sarebbe stato impossibile resistere alla sua proposta.
“Stando così le cose, accetto…ma niente scherzi….mi raccomando.”
“Ah! ah! ah! Stia tranquilla signorì…” si lascia sfuggire in mezzo dialetto romano.
Il tratto di strada da casa fino alla prossimità del centro di Roma è abbastanza lungo e tra un semaforo e l’altro c’è il tempo per instaurare maggiore confidenza tra noi. Mi racconta qualcosa della sua vita, di come pur avendo studiato e preso una laurea in giurisprudenza si era rassegnato a portare il taxi, della fauna variegata di persone che aveva avuto modo di portare in giro… in fin dei conti era una persona normale, simpatica ed accattivante… l’opposto di quanto mi sarei aspettata. Anche io ho modo di raccontargli qualcosa di me, di dove vivo solitamente, del perché del mio breve soggiorno a Roma….
Dopo questi convenevoli ...
... ci presentiamo:
“Piacere, io sono Adele!”.
“Piacere, io sono Marco!”
Dopo qualche chilometro il taxi rallenta e Marco mi indica un insieme di palazzoni, capannoni e vie che a dire il vero non mi dicono proprio nulla.
“Vedi Adele, qui la domenica mattina c’è il mercato delle pulci…si chiama Porta Portese… ci trovi un gran casino di gente di tutti i tipi… si fanno affari ma se non si sta attenti si prendono anche tante fregature…”
“Porta Portese? Quella della canzone di Baglioni?”
“Si, brava, proprio quella!”
Dopo aver attraversato un ponte ed una zona che mi dice una volta abitata soprattutto dai romani veraci, Testaccio, iniziamo a percorrere una via costeggiata sul lato sinistro da enormi ed altissimi alberi.
“Questo Adele è il Lungotevere: vedi il parapetto? Se ti affacci da là vedi sotto scorrere il fiume Tevere…; percorrendo questa strada, che ne segue il corso, potrò farti vedere gran parte delle bellezze di Roma.”
Ero affascinata alla vista delle cose che man mano mi indicava lì intorno: l’Isola Tiberina, la Sinagoga, Ponte Sisto….
Il mio viso è incollato ai finestrini mentre Marco mi parla descrivendo a memoria quelle bellezze: chissà quante centinaia di volte sarà passato di qui…; Marco non si volta mai verso di me e sembra attentissimo alla guida; poi per caso mi accorgo che mi osserva attraverso lo specchietto retrovisore… li per li non dò alcuna importanza alla cosa … però noto che con un gesto della mano ne ha cambiata l’inclinazione ...