1. Di Noelle solo il ricordo


    Data: 03/06/2020, Categorie: Feticismo Autore: Paride, Fonte: EroticiRacconti

    ... bottiglia scendeva, però, avevo come l’impressione che Noelle tendesse ad avvicinarsi sempre di più, rideva alle mie stupide battute e mi toccava spesso il braccio, sempre però con eleganza. Pensai che dopotutto qualcosa si sarebbe potuto anche combinare ma dalla mia provavo ancora quell’esigenza di dover essere rassicurante e disinteressato, attendevo dunque che fosse lei a farsi un po’ più audace, l’atmosfera si stava comunque scaldando, il tono delle nostre voci si era fatto più basso e suadente e anche la nostra “postura” era ormai decisamente più rilassata. Ad un certo punto posò li bicchiere sul tavolino, si tolse gli scarponi e rannicchiò le gambe sul divano, l’odore dei suoi piedi si sparse ben preso per la stanza, doveva averli addosso chissà da quanto tempo, inevitabilmente glieli guardai, non facendolo apposta, lei se ne accorse. “Sorry, mes pieds.. “ Mi disse, ridacchiando, indicandosi i piedi con una mano e tappandosi il naso a mo’ di molletta con l’altra “Oh, no no, don’t worry, I’ll take off my shoes too” Le dissi, assecondando il suo ridere, e mi tolsi anche io le scarpe, in effetti anche i miei non avevano decisamente un buon odore. Mi sentii di nuovo un idiota, quindi per sdrammatizzare le dissi, alzando un piede : “You wanna smell?” Mi sentii ancora più un idiota, come potevo aver chiesto ad una ragazza conosciuta neanche due ore prima se mi voleva annusare un piede? Inaspettatamente Noelle rispose: “Oui..” Mi prese un piede e se lo portò al naso, diede ...
    ... una lunga sniffata e poi fece una faccia disgustata, seguita da una sguaiata risata, infantile, poi alzò una gamba e mi porse un suo piede, senza dire niente, aveva dei calzettoni grigi a pois neri. Vedendo la mia esitazione, sempre senza dire niente, agitò il piede e aggrottò le sopracciglia come ad esortarmi a farlo. Io presi il suo piedino tra le mani, me lo avvicinai al naso e inspirai per un istante, l’odore era forte ma non lo trovai sgradevole, anzi. Noelle sorrideva sorniona come si sorride quando qualcuno ti fa un regalo, poi mi disse, aprendo le mani: “Donnez moi..” Indicando il mio piede. Pensai che fosse una ragazza un po’ strana ma quel curioso gioco mi stava cominciando ad intrigare, le porsi il mio piede, lei lo prese tra le mani, lo massaggiò qualche secondo e se lo riportò al naso, stavolta per un tempo più lungo, guardandomi con i suoi occhi blu. Io feci lo stesso con il suo, passammo qualche interminabile minuto ad annusarci a vicenda guardandoci negli occhi, la situazione era alquanto surreale, il suo odore era forte ma inebriante, carico, selvatico ma femminile, mi stavo eccitando. Improvvisamente allontanò il mio piede dal suo naso e mi tolse la calza, con fare da gatta, poi prese a darmi dei piccoli baci sotto la pianta, io feci lo stesso, le sfilai il calzettone a pois e mi ritrovai a baciarle il piedino nudo e a succhiarle le piccole dita anch’esse smaltate di blu, il sapore era leggermente salato, era incredibile come mi sentissi in intimità con lei in ...
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