Di Noelle solo il ricordo
Data: 03/06/2020,
Categorie:
Feticismo
Autore: Paride, Fonte: EroticiRacconti
... quel momento, con una sconosciuta, essendo completamente vestiti e non essendosi praticamente ancora toccati. Noelle cominciava a lievi gemiti e sospiri che tradivano il fatto che anche lei si stesse eccitando quando lentamente, senza smettere di guardarmi, si portò il mio piede tra le gambe appoggiandoselo proprio sul suo sesso, muovendolo un poco. Era caldissima, io ormai complice del suo gioco feci lo stesso, appoggiando il suo piedino sulla mia vistosa erezione, rimanemmo così per qualche altro minuto poi mi feci coraggio, mi avvicinai e la baciai, alla francese. Da quel momento persi la cognizione del tempo, fu un bacio disperato, cercato, ci baciavamo come due innamorati che si rivedono dopo tanto tempo, come se ci conoscessimo da sempre, gemendo, ansimando, infilavo le dita tra i suoi capelli e lei mi abbracciava come a non volermi lasciar andare, poi la feci sdraiare e le tolsi delicatamente pantaloni, mutandine e l’altro calzettone, mi tuffai tra le sue cosce e assaporai finalmente il suo morbido frutto, non proprio fresco ma dal sapore sublime. Noelle gemeva e si contorceva, le infilai una mano sotto la maglietta andando a cercare il suo seno, lei mi prese il polso e me lo guidò alla sua bocca, succhiandomi le dita, di scatto mi alzai e la presi per mano, conducendola in camera. Sul letto ci spogliammo completamente, leccai ogni centimetro quadrato del suo corpo mentre lei faceva lo stesso con me, finimmo finalmente a fare l’amore, scivolai dentro di lei e ci ...
... rotolammo nel letto come una cosa sola per un tempo indefinito, non volevo venire, non volevo che quel sogno finisse, gustavo lentamente ogni brivido che il contatto dei nostri corpi bagnati di sudore e saliva ci regalava, la baciavo e succhiavo la sua lingua mentre la penetravo, da sopra, Noelle si avvinghiava a me con le gambe e con le braccia, non smettemmo un secondo di guardarci negli occhi, senza dirci niente ma dicendoci un milione di parole. Credo che lei venne almeno tre o quattro volte, giunto al limite mi sfilai da lei, per finire sulla sua pancia, Noelle capì al volo, si abbassò e mi portò al culmine con la sua bocca, abbeverandosi del mio piacere, restando a baciarmi il membro per ancora qualche minuto, poi, quando il mio respiro si fece di nuovo regolare mi sorrise, si avvicinò a me e mi baciò dolcemente. Guardai l’orologio, erano quasi le 4, l’ultima volta che lo guardai, sul divano, era da poco passata la mezzanotte. Mi sdraiai supino e Noelle si accoccolò con la testa appoggiata sul mio petto, ci addormentammo così. Il giorno dopo mi svegliai da solo, sentii il rumore della doccia, mi riaddormentai un poco. Mi sentii toccare, vidi Noelle con addosso il mio accappatoio, sorridente mi disse che tra meno di un’ora sarebbe partito il suo treno. Ci vestimmo, la accompagnai frettolosamente alla stazione e ci scambiammo i numeri di telefono, il treno arrivò dopo poco, Noelle mi salutò con un piccolo bacio sulle labbra e salì sul treno. Inutile dire che il giorno dopo ...