Una giornata vale l’altra… o no? - Racconti Erotici

Una giornata vale l’altra… o no?

... dei mei grandi seni, cerca di contenerli tutti, impresa impossibile per una mano.

La nostra enfasi è esaltata dall’ambiente, mi piace essere presa così, selvaggiamente praticamente vestita, la gonna oscenamente alzata sulle mie cosce. Continua quel gioco ed il nostro respiro diventa più intenso, il suo ed il mio sembrano avere un solo ritmo.

Il suo immenso pene continua ad andare su è giù nella mia scivolosa vagina… su è giù… dentro e fuori … e poi ancora colpi su colpi dilaniano la mia voglia e finalmente sua maestà il piacere riempie i nostri corpi e la stanza intera, schizzi abbondanti si infiggono dentro il mio utero, ricambio con un godimento che trabocca dalle mie labbra vaginali.

Mi aiuta a rialzarmi e rimango seduta con il suo cazzo ben infisso nella mia vagina, lo accarezzo, lo bacio, non riesco neppure a trattenere la saliva tanto sono scossa e mentre il suo pene emana gli ultimi sussulti sento il mio piacere scendere copiosamente e spargersi sotto di me, sul piano della scrivania, lordandomi la gonna, sulle sue gambe imbrattando i suoi pantaloni. Il suo sperma naviga in me e mi pare di sentirlo …..

Dobbiamo per quanto possibile rimetterci a posto. Una bella impresa, a fatica ci stacchiamo con la promessa di rivederci, magari con maggior calma. Si riassetta, mi riassetto, mi affaccio alla porta, per fortuna nessuno, lui coprendosi con la borsa le evidenti macchie sui pantaloni se ne va non facendomi mancare un ultimo appassionato bacio.

Io per fortuna ho un soprabito che potrà coprire la mia gonna.

Esco e girato l’angolo incontro la collaboratrice scolastica che salutandomi mi fa “Bell’uomo l’ispettore del ministero”…. Se sapesse….

Ma una giornata non valeva un’altra?

.