1. Amalia - una donna


    Data: 26/06/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Sabrinazeta, Fonte: Annunci69

    ... fu tutto inutile. Avrei voluto sentire il peso di quel corpo abbandonato su quel letto, su di me nell'atto sublime dell'accoppiamento e avrei voluto stringere quel corpo dalla muscolatura nervosa contro di me con delicatezza e decisione, avrei voluto assecondare le sue spinte e guidarle dentro di me afferrandolo per quei fianchi così lisci e sodi, d'una freschezza che solo un uomo così giovane può avere.
    
    Cercai di non indugiare troppo e volsi lo sguardo al suo amico, che almeno aveva avuto il buon gusto di indossare qualcosa, ma non poteva certo immaginare che una vecchia signora si sarebbe fermata a guardarlo ,mentre una potente erezione notturna gonfiava generosamente i suoi slip blu.
    
    Dall'elastico usciva la punta del suo sesso, era largo più che lungo e le nervature lasciavano intendere una consistenza carnosa, un tempo avrei potuto svegliarlo come facevo da ragazza, facendogli sentire la mia bocca calda scendere su di lui, avrei potuto tenerlo tra le mie dita e fargli sentire, lentamente ,quanto piacere riescono a dare le mani di una donna che desidera un uomo.
    
    Ora avrei potuto fare anche di più, la mia bocca senza dentiera gli avrebbe dato l'impressione di amoreggiare come se fosse tra le mie cosce, sarebbe stato mio per pochi affondi e non avrebbe resistito oltre, perché so che solamente l'idea di una cosa del genere può stravolgere la fantasia di un uomo adulto, figurarsi di un ragazzo. Non chiedetemi come lo so.
    
    Improvvisamente mentre immaginavo di ...
    ... trovarmi tra le gambe del suo amico e cercavo di associare il suo sapore nella doccia a quel corpo nel letto, mio nipote si volse, mostrandomi i suoi addominali ancora dolci e senza i segni della fatica di vivere di un adulto e non potei fare a meno di lasciare scivolare il mio sguardo sulla sua virilità, anche lui stava sognando qualcosa di piccante perché, girandosi la sua erezione aveva sbattuto da una coscia all'altra. Basta non potevo restare lì oltre, non potevo rischiare di farmi vedere, non potevo continuare a guardare mio nipote con questi occhi. Era troppo anche per me.
    
    Suonò il campanello ed era il solito venditore ambulante di fazzoletti, ma stavolta era un ragazzo senegalese che ispirava particolare simpatia, si esprimeva in un buon italiano e dopo poche battute gli comprai alcune confezioni di fazzoletti, perché mi faceva tenerezza.
    
    Lui non se ne andò senza prima dirmi che si chiamava Clinton, ovviamente un nome d'arte diciamo così, ma insistette perché lo chiamassi così. Mi rimase la curiosità del perché ci teneva tanto a quel nome, non ricordavo che il presidente Clinton avesse fatto qualcosa di memorabile per la discriminazione, così la settimana dopo, con la scusa di comprargli altri fazzoletti, gliene chiesi ragione. Lui con il suo sorriso migliore mi disse che si fa chiamare così, perché alle donne giovani piace fare la parte della Lewinsky con lui, quindi lui è Clinton.
    
    Mi si gelò il sangue per il candore con cui disse “giovani” e immediatamente dopo mi ...
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