1. Dalia - cap. 20: that's business!


    Data: 26/06/2020, Categorie: Tradimenti Autore: DonEladio, Fonte: Annunci69

    ... bene dimmelo che me ne vado!” tentai una disperata reazione; “Ma dove cazzo vai a 40 anni passati? Dove cazzo vai con le referenze di merda che di darò? Col culo per terra finisci, senza una lira, con una casa, una moglie e una figlia da mantenere!”, rintuzzò lasciandomi senza parole. Poi sembrò rilassarsi e si adagiò nuovamente sulla spalliera; prese una sigaretta dal pacchetto e l’accese, “Tu dici che ne hai parlato con tua moglie? Beh, anch’ io…” e così dicendo prese il telefonino, armeggiò pochi istanti e poi lo mise sulla scrivania, “Si, signor Giacomo, mi piace farmi sfondare il culo…” la voce di Dalia si irradiò nell’ aria facendomi ringraziare il cielo per aver chiuso la porta alle mie spalle dopo essere entrato, “Si, signor Giacomo, non vedo l’ora che quel cornuto di mio marito mi porti in azienda a farmi sfondare in tutti i buchi” recitò la seconda registrazione lasciandomi ancor più inebetito.
    
    A quel punto Giacomo prese il pacchetto e mi offrì una sigaretta; la accettai quasi automaticamente e me l’accesi, lui sorrise compiaciuto, si alzò, fece il giro, si fermo in piedi dietro di me e mi appoggiò le mani sulle spalle: “Vedi Alessandro, tu in questo lavoro vali poco e un cazzo, ma mi sei simpatico; devo ammettere che ultimamente mi stavo chiedendo per quale motivo non ti avessi ancora licenziato, ma ieri sera l’ho capito: tua moglie!” restai ad ascoltare in silenzio con la sigaretta che si consumava tra le dita, “Hai sposato una grandissima troia e lo sai ...
    ... benissimo; ora lo so anche io e quella troia me la scopo, che tu lo voglia o no; quindi puoi scegliere: o ti licenzio, ti rovino, ti faccio tanta di quella terra bruciata attorno che non troverai un cazzo di lavoro per un bel po’ e me la vengo a scopare lo stesso in cambio di qualche spicciolo…. Oppure resti, ti tieni il tuo stipendio di merda per quattordici mensilità con tanto di contributi pagati e a settembre mi porti qui la troia e do uno stipendio di tutto rispetto anche a lei: la metto in reception ad accogliere i clienti, a rispondere al telefono, fare le fotocopie e portare qualche caffè; e, ovviamente, me la scopo quando ne ho voglia. Decidi tu.” Infine mi diede un’ ultima pacca sulla spalla e tornò a sedersi sulla sua poltrona :”Beh, pensaci su pure fino a domani, parlane con la vacca e poi fammi sapere. Ma adesso levati dai coglioni che ho un sacco di cazzi da sbrigare. Aria” e riprese ad armeggiare col PC come stava facendo prima che entrassi.
    
    Uscii dal suo ufficio bianco come un cencio e barcollai fino all’ ufficio che condividevo con i miei colleghi, che mi squadrarono da capo a piedi: “Figa se urlava il capo! Solito cazziatone di fine mese?” e via di risate di chi non ha fortunatamente capito un cazzo; avevano sentito le urla, ma non erano riusciti a distinguere le parole, così pensarono si trattasse della periodica lavata di capo per l’ennesimo fatturato personale al di sotto dell’ obiettivo; “Già”, annui recandomi a testa bassa verso la mia postazione, alla ...