1. E così finimmo a sorseggiare un caffè all’ombra di un secolare ulivo…


    Data: 28/06/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Hypnos1975, Fonte: Annunci69

    ... castani con riflessi ramati, il volto tondo, un paio di occhiali che ne celavano gli occhi, una collana color ambra ed un paio di scarpe dello stesso colore. Dal suo abbigliamento traspariva la sagoma del corpo, aveva di sicuro qualche chilo in più, ma non era grassa e poi si notava il suo seno, e come avrei potuto non farlo?
    
    Un seno bello grande, che premeva contro quell’abito che ne faceva trasparire sia la grandezza sia il capezzolo grande quasi quanto un bicchiere di plastica.
    
    Lei sembrava volesse nascondersi al mio sguardo, ma io ero andato per lei, quindi cercavo di frugare tra gli spiragli che il suo abbigliamento lasciava alla mia vista, ogni minimo segno di malessere, ogni centimetro di viso, ogni sguardo che lei mi concedeva…
    
    Inizia finalmente la nostra conoscenza. Siamo tutti e tre molto nervosi e timidi. Antonio cerca di stemperare l’atmosfera cominciando a parlarmi del loro rapporto, del perché fanno questo e di come sia migliorata la loro vita sentimentale da quando hanno iniziato.
    
    “Abbiamo iniziato da circa due anni, ma abbiamo avuto, in questi due anni, solo 4 incontri andati a buon fine.
    
    Io sono ingegnere, lavoro ancora e mai lei (Loredana) potrà incontrare nessuno quando non ci sono. Posso essere spettatore o aspettare in un’altra stanza, ma mai qualcuno dovrà entrare in casa senza la mia presenza…”
    
    Come detto, quello era il mio primo incontro, ed a quelle parole il mio timore, la paura di essere cascato in un tranello, cominciò a ...
    ... salire.
    
    Perché Antonio mi stava dicendo questo? Cosa dovevo aspettarmi se la nostra chiacchierata fosse andata a buon fine? Cosa poteva succedere una volta entrato in casa loro? E cosa molto più importante, perche Loredana non aveva ancora pronunciato una sola parola oltre al ciao rivoltomi all’inizio?
    
    Mi feci coraggio e chiesi.
    
    Chiesi ad Antonio perché Loredana non aveva ancora detto nulla. La risposta mi lascio sorpreso ed interdetto…
    
    “Devi sapere che io sono laureato, Loredana e diplomata. Non vorremmo che il suo parlare, o qualunque intercalare lei abbia, rovinasse il nostro incontro”.
    
    D’istinto risposi “Credo che saper parlare, avere dizione e saper ragionare siano cose soggettive. Sbagliare un vocabolo o avere un intercalare non significa non aver studiato. Si può essere nervosi, tesi, e qualche errore può esserci. L’importante è che il pensiero, nella sua interezza, sia equilibrato, abbia un significato…”
    
    Loredana per la prima volta sorrise, allora mi sorse il dubbio che non le piacessi, che non ero il suo tipo, altrimenti perché quel sorriso proprio in quel momento e non prima, a tutti gli sguardi che gli avevo rivolto?
    
    Ma Antonio interruppe il mio pensiero e continuò.
    
    “Abbiamo una posizione sociale agiata, non possiamo lamentarci, ma a noi manca qualcosa. Non sappiamo cos’è, ma quel qualcosa l’abbiamo ritrovato in questi incontri. Devi sapere che se, e dico se, tu avrai un rapporto con mia moglie, quando tu andrai via e lei si sarà fatta una doccia, io ...
«1234...14»