1. E così finimmo a sorseggiare un caffè all’ombra di un secolare ulivo…


    Data: 28/06/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Hypnos1975, Fonte: Annunci69

    ... prontamente lui riprese “Non sono un padrone e lei non è la mia schiava, lo faccio solo perché tengo a lei e voglio proteggerla…”
    
    Dopo queste parole ci disse di cominciare a salire in camera e di iniziare a trovare un po’ d’intimità.
    
    Uscimmo dal salottino e cominciammo a salire una scala che portava ai piani superiori. Loredana in silenzio mi precedeva ed io la seguivo con in testa tutte le domande che le avrei fatto e guardandole, incantato, il sedere.
    
    Arrivammo davanti ad una porta socchiusa da cui usciva una musica in sottofondo, lei si girò verso di me e disse “siamo arrivati, sei sicuro di voler entrare insieme a me?”
    
    La voce era tremolante, come se stesse per succedere qualcosa, il mio cuore batteva all’impazzata, ma con voce ferma risposi di si.
    
    Lei mi guardo il viso e mi sorrise. Mi prese per mano e mi fece varcare la porta.
    
    Ero arrivato nel loro talamo nunziale, non una camera normale con un letto, ma la loro camera da letto.
    
    Cominciò a spogliarsi in un angolo con la luce meno intensa della stanza, ma io la fermai. Lei si rivestì in tutta fretta come se avesse avuto ordine di farlo, ma io con voce calma e gentile gli dissi “perché non ti siedi qui accanto a me? Sai, ho delle cose da chiederti, domande alle quali solo tu puoi dare delle risposte”
    
    La risposta che ricevetti fù sconcertante, “non vuoi scoparmi?” “certo” risposi,”ma voglio farlo in modo che abbia una parvenza di sentimento, non sono mica un’animale”.
    
    Lei si avvicinò e si ...
    ... sedette un po’ scostata da me. Gli chiesi “perché non parli mai? Perché è solo tuo marito ad imporsi? Alla fine sei tu che avrai un rapporto con me, forse non sono il tuo tipo? Troppo esile? Cercavi qualcosa di diverso e ti sono stato imposto?”
    
    Per tutta risposta ricevetti un sorriso. Eureka, era il secondo in mezz’ora, forse cominciava a sciogliersi, almeno il nostro rapporto sarebbe stato più equilibrato…
    
    Poi disse “No, sei un bel ragazzo, simpatico, hai un cervello e cosa molto importante per me, sei gentile, non avrai tanti muscoli, ma quello che conta non è alla vista di tutti…
    
    Il fatto è che io ho 53 anni, se un ragazzo della tua età vuole stare con una signora della mia, la prima cosa chi mi chiedono e di fare sesso violento, mi legano, mi schiaffeggiano e poi senza avere il garbo di giocare un po’, vogliono l’ano, ed io non vorrei, ma se non concedo quello che vogliono, allora dopo vanno via e non riusciamo più ad incontrarli… e poi, mi hai vista bene? Sono un po’ robusta, non sono la Loren, ho questo seno così grande che mi fa vergognare di andare in giro…”
    
    “Vorrei solo che tu mi scopassi senza picchiarmi o legarmi e se proprio vuoi il mio culo, abbi l’accortenza di giocare prima, usare l’olio e poi metterlo dentro…”
    
    Allibito saltai dal letto. “Credi che io sia un’animale? Non cerco il dolore altrui se proprio non sono costretto. Se ti piaceva essere dominata sarebbe stato diverso, ma visto che non sei così perché dovrei violentarti?”
    
    Erano passati 10 ...
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