1. E così finimmo a sorseggiare un caffè all’ombra di un secolare ulivo…


    Data: 28/06/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Hypnos1975, Fonte: Annunci69

    ... minuti ed io e lei eravamo ancora vestiti. All’improvviso bussarono e dopo qualche secondo si aprì la porta. Era Antonio, che come promesso, era venuto a controllare che tutto fosse tranquillo.
    
    Vedendomi ancora semivestito si avvisino e sussurrò qualcosa all’orecchio di Loredana e si diresse verso la porta da cui era entrato, senza aggiungere altro.
    
    Una volta uscito, Loredana cominciò a svestirsi di nuovo, si slacciò la vestaglia e la lasciò cadere a terra. Poi si piegò su di me e comincio a sfilarmi i pantaloni, poi i calzini e poggiò le mani sul mio pene.
    
    Cominciò a stringerlo e a strofinarlo, a leccarlo da sopra il boxer e a mordicchiarlo.
    
    Forse avevo capito cosa voleva e la fermai, la feci risedere al mio fianco e cominciai ad accarezzarla…
    
    Iniziai dal collo, scendendo sulle spalle e mordicchiandole il collo, con le mani arrivai sul suo immenso seno e cominciai a giocare su tutta la sua superficie. Poi mi alzai e mi sedetti dietro di lei, il mio pene, oramai duro, si strofinava alla sua schiena, le mie mani le massaggiavano il seno ed il ventre, la mia calda lingua le leccava il collo e la mia bocca le mordeva l’orecchio. Potevo sentire sotto i polpastrelli la sua pelle che per il piacere diventava “ruvida”. Avevo proprio capito, non voleva una persona che la possedesse, voleva una persona che la trattasse da donna.
    
    Ma a quel punto cosa potevo fare? Ero eccitatissimo, avrei avuto bisogno di sbollire un pochino, ed ecco che all’improvviso si sentì ...
    ... bussare di nuovo.
    
    Entro Antonio che ci disse che era passata quasi un’ora, si rassicurò che tutto stesse a posto e ritornò nella stanza attigua.
    
    Appena il nostro ospite uscì, dissi a Loredana che avrei voluto che mi facesse un pompino, ma non in ginocchio, doveva mettersi in modo che io potessi toccarle la figa e l’ano. Lei con un sorrisetto garbato si sdraio in modo che io potessi fare quello che volevo e, dopo aver indossato il preservativo, iniziò a prendere il mio cazzo durissimo in mano, cominciò a leccarlo con movimenti circolari della lingua e dopo alcuni minuti lo prese in bocca. Una sensazione incredibile, il mio cazzo era entrato in una bocca caldissima e soddisfatta per come mi ero comportato fino a quel punto.
    
    Io non avevo perso tempo e avevo iniziato a toccarle la figa ed il clitoride. Ad ogni tocco sentivo Loredana che si contraeva dal piacere e dopo circa 10 minuti sentii le mie dita bagnatissime. Aveva avuto un orgasmo, lascio il mio cazzo per 2 minuti, continuando a masturbarmi con la mano e poi ricominciò con la bocca.
    
    Io oramai ero convinto di aver trovato la chiave per aprire la porta della sua felicità e ricominciai a toccarle la figa. Ma lei mi posizionò le dita all’altezza dell’ano, voleva che giocassi per farla ammorbidire. Senza indugiare iniziai a penetrarla prima con un dito, poi, visto il dilatamento, con due, poi con tre, erano passate 2 ore, e tra le svariate visite di Antonio, tutto procedeva per il meglio…
    
    All’improvviso sentii che ...
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