1. Erasmus in Italia


    Data: 29/06/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Gando94, Fonte: EroticiRacconti

    ... Mara tuo marito è proprio uno stronzo. Come può dimenticare vostro anniversario? Non ti merita quello sporco razzista. Tu hai bisogno di essere considerata. Lo sentivo tutto dentro, duro e rovente, mi arpionai con le gambe ai suoi fianchi mentre lui mi sbatteva e mi mordeva le tette. Cominciò un meraviglioso missionario in cui il suo pene compariva e scompariva dentro la mia figa come il coniglio dentro il cappello del prestigiatore. Il dolore a poco a poco scomparve del tutto e si tramutò in puro godimento. - Siiii... hai ragione Pedro...oohh.. è uno stronzo...aa ...non fermartiii...scopamiii..- Il suo corpo si appoggiò al mio e mentre mi scopava, sentivo i suoi addominali strusciarsi sul mio addome come se volesse "grattuggiarmelo" e i suoi pettorali schiacciavano i miei seni come se ne volesse spremere fuori il loro succo. Ebbi un altro, violentissimo orgasmo, tanto che lui si fermò per chiedermi se era tutto ok. - sto....benissimo.....mi stai.....sfondando.....ma....non.....fermarti..... ti prego.... sbattimi....ancora....ancora.. In quel momento cominciò a baciarmi ficcandomi la sua lingua in bocca mentre mi sbatteva con vigore senza placarsi un attimo. -Mara io voglio venire dentro te. Voglio dare il mio seme a te- -Non so Pedro non voglio guai. Sono comunque una mamma.- -Tranquilla- In quel momento un fiume di sperma inondò la mia figa, riempiendone ogni millimetro. Mi fece girare con la pancia in giù, mi chiuse le gambe con le sue e me ...
    ... lo ficcó di nuovo dentro. Lo sentivo andare avanti ed indietro nel mio utero ormai slabbrato, era ancora duro come all'inizio, non accennava a smosciarsi mentre io con le mani stringevo il copriletto e continuavo a venire copiosamente. - La tua vagina è fantastica Mara, stretta come quella di sedicenne. A me non sembrava , ma il fatto che mi fottesse e mi facesse anche i complimenti lo trovai molto carino. In realtà la figa cominciava a farmi male, forse fu più per questo che per riconoscenza che gli chiesi di sfilarlo e lasciare che lo spompinassi ancora. Lui a malincuore lo tiró fuori e fradicio dei miei umori me lo passó in mezzo alle natiche. Capii le sue intenzioni e mi spostai di scatto, era impensabile prendere un cazzo di quelle dimensioni nel mio culo vergine. Lui fece una smorfia dispiaciuta, che trasformai in un'espressione di godimento prendendogli il cazzo in bocca. Pedro inizió a parlare in portoghese, mentre mi prendeva la testa e la faceva andare su e giù sul suo palo di carne. Credo di aver capito qualcosa come "succhia puttana italiana" quando un fiume di sborra mi invase la bocca. Iniziai a buttarla giù come fosse un nettare, il suo sapore era stranamente dolce e salato insieme, ma era troppa ed iniziai a tossire e sputarla fuori. Lui iniziò a ridere, probabilmente per la mia espressione, risi anch'io, mentre imbrattata sulle tette, continuavo a leccare quel cazzo meraviglioso che mi aveva fatto godere come mai nella mia vita. 
«12345»