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Poker, maledetto poker
Data: 01/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Cuckold Sesso di Gruppo Autore: Zorrogatto
... da questa complicazione, borbottò a mia moglie di spiegarsi. Lei sorrise, raggiante: «Beh, visto che il signorino è arrivato a cedere il corpo di sua moglie -dio mio!- per il suo cazzo di vizio del gioco, voglio fargli davvero male! Ho deciso di umiliarlo, grazie a voi e farò di buon grado tutto ciò che mi chiederete, ma il signorino è giusto che veda quanto la sua amaaaaata -mise molto sarcasmo nel tono!- mogliettina sa essere troia con altri uomini. Perciò voglio che prima che mi tocchiate, lo leghiate alla seggiola, in modo che possa assistere allo spettacolino senza però andarsene o disturbarci. Feci per alzarmi, ma l'ampia mano di Stephan sulla spalla mi fece restare seduto. Poi... poi mi trovai legato, con le caviglie fissate alle zampe di una poltroncina di legno ed i polsi bloccate ai braccioli. Protestai, mentre mi immobilizzavano, ma Giulia, con tono annoiato, gli suggerì anche di imbavagliarmi; mi si avvicinò ancheggiando, mi strinse le narici per farmi spalancare la bocca e ci ficcò dentro le sue mutandine. Poi, con un nastro adesivo grigio, venni imbavagliato. Così bloccato, assistetti. Vidi Giulia che, con movimenti felini, si accoccolava sui talloni davanti ai tre, gli slacciava i pantaloni, gli estraeva i cazzi e poi cominciava a baciarli e succhiarli, a turno. Il terzetto sembrava spiazzato, dal comportamento disinvolto di mia moglie -io, poi, ero letteralmente trasecolato!- anche se non troppo dispiaciuto; certo, magari avevano in mente di violentarla ...
... (me ne rendevo conto solo adesso!) e tutto potevano aspettarsi, meno che fosse lei a prendere così lussuriosamente l'iniziativa. Giulia succhiava alternativamente i loro cazzi, ma facendo in modo che potessi avere la migliore visione di come lo faceva e sentivo i suoi mugolii di piacere e gli incitamenti e gli insulti dei tre. Mi sentivo scoppiare dalla rabbia, dalla vergogna e -sì, lo ammetto!- anche dall'eccitazione. Dopo un po', lei si rialzò e con passo felino venne verso di me: «Allora, sono brava a pagare i TUOI debiti, mio bel maritino cornuto?» mi chiese con acre sarcasmo. Annuii, decisamente scosso. Lei tornò dal terzetto, che si era nel frattempo denudato, e si piegò ad angolo retto, con i piedi ben distanti, per succhiare il cazzo di Albert, che si era seduto sul divano. IL suo culo e la sua fica erano una tentazione tropo forte per gli altri due, i quali cominciarono subito a palparla ed esplorarla ed a sondarla con le dita, facendole ondeggiare i fianchi per il piacere e portandola a fare mugolii di piacere. Albert, le aveva afferrato i capelli e le muoveva la testa per chiavarla in bocca, mentre con l'altra mano le strizzava forte i capezzoli, facendola sussultare e contorcere dal dolore. Giulia, però, accettava tutto questo come se fosse inevitabile, anzi: quasi con gioia. Vidi Arturo andare dietro di lei, allargarle le labbrine della fica con una mano e, con l'altra, pilotare la sua grossa cappella dentro. L'uomo fece un unico, fluido movimento lento e colmò ...