1. Lucy


    Data: 29/07/2020, Categorie: Etero Autore: Ashara, Fonte: RaccontiMilu

    ... all'emozione che il semplice contatto con le sue dita le provocava allora. Sorrise alla sé stessa ragazzina, quella che si agitava per un sorriso e che dopo un bacio sulle labbra era tornata a casa con uno strano e sconosciuto umidore sulle mutandine.Lui sembrò percepire il suo sorriso. “Stai pensando anche tu a quando guardavamo insieme le lucciole?” le chiese mentre le scivolava alle spalle afferrando la recinzione ai lati delle mani di lei, come per proteggerla dall'aria che si faceva sempre più umida e fresca. Il suo calore la avvolse, regalandole sensazioni che non provava da tempo. Quel nodo allo stomaco, quel brivido nel basso ventre. Ora sapeva cosa significavano.Nessuna parte del suo corpo la toccava, solo le pieghe dei vestiti la sfioravano a tratti, muovendosi coi respiri. Ma Lucy lo percepiva come se ogni centimetro della sua pelle fosse premuto su di lei. Quel non tocco era molto più erotico di un abbraccio, ogni impercettibile movimento veniva trasmesso dall'uno all'altra attraverso un sottile strato d'aria che pareva colmo di energia statica. E di aspettativa.Prese un respiro e il suo profumo le invase le narici. Diverso da quello che tanti anni prima era rimasto sulla maglietta che lei aveva stretto tra le mani e riempito delle lacrime del suo cuore spezzato, ma in qualche modo era lo stesso. Come un volto che muta col tempo, col taglio dei capelli, con le variazioni di peso, ma in fondo è sempre quello, così anche l'odore mantiene un'impronta, e la parte più ...
    ... profonda e animale di Lucy la riconobbe. E iniziò a reagire, in barba alla razionalità.Un lieve movimento all'indietro, e l'aria tra di loro crepitò prima che la schiena di lei venisse a contatto con il petto di lui.“Sai di buono.” Le sussurrò nei capelli biondi e lisci, sciolti sulle spalle. E si fece più vicino.Ora tutta la schiena di Lucy aderiva al suo petto, al suo ventre. E i suoi glutei trovarono posto contro il suo bacino. Con una fitta di eccitazione che le contorse lo stomaco ed il basso ventre sentì prepotente l'erezione premere su una natica. Il fiato le si bloccò in gola e a fatica lo esalò in un lungo sospiro. Ma non si spostò.Anzi si premette ancora di più all'indietro, amplificando il contatto. Rendendo chiaro che aveva sentito e che gradiva.Fausto stringeva il traverso della recinzione tra le dita quasi a sbiancarsi le nocche, ma non lo mollava, forse non osava. In fondo era stato lui ad andarsene, tanti anni prima. Ma il suo corpo la cercava, intensamente, inesorabilmente, ricambiato.In un silenzio quasi palpabile iniziarono una danza segreta, fatta di lievi oscillazioni del bacino e respiri sempre più difficoltosi, una danza che alzava la temperatura più di una concitata samba.E poi Fausto prese un lungo respiro, come per dire qualcosa.“Luuucyyyyyyy! Dove sei?” Arrivò la voce di sua madre dall'altro lato della casa. “Dai che è ora di mangiare la torta!”La magia si era rotta. Fausto esalò e fece un passo indietro e di lato, giusto in tempo per l'apparizione ...
«1234...7»