Lucy - Racconti Erotici

Lucy

... istante, sovrastandolo. Per un attimo rimase ferma ad ascoltare i suoni del bosco intorno a loro, il respiro di Fausto che si mischiava col proprio, la forma dei rametti secchi sotto le ginocchia attraverso il telo e la pienezza del suo fallo dentro di sé.Poi lui tese le mani a stringerle i seni e lei si mosse, oscillando il bacino avanti e indietro, cullando la carne di lui. La sentiva muoversi, cambiare angolazione, premerla in tutti i punti della sua essenza più intima, sentiva il suo osso pubico schiacciare il clitoride e le sue dita stringere i capezzoli in una dolce morsa. Ogni movimento era un gradino in più sulla scala del piacere e presto raggiunse la sommità e rotolò giù dall'altra parte, gemendo e tremando, accasciandosi sul suo petto.Lui la strinse forte e, bloccandola contro il proprio calore, riprese a penetrarla con foga crescente. Veloce, sempre più veloce, e la voce dell'uomo di oggi negli ansiti del piacere rispecchiò quella del ragazzino di ieri. Con un ultimo rantolo raggiunse anche lui l'orgasmo liberando il suo seme dentro di lei.Mentre i loro respiri si calmavano le carezzò i capelli e, in mezzo allo stormire delle foglie, le sussurrò: “Non ho mai smesso di amarti, lo sai vero?”.Lucy si svegliò di soprassalto, sfiorando il cuscino bagnato di lacrime.Un sogno, così vivido da sembrare vero. Da anni non ne faceva più. Ma forse sentire la sua presenza nel vento, tra il prato e le lucciole, aveva risvegliato quei sentimenti mai sopiti dalla tragica sera in cui il destino, sotto forma dei una donna ubriaca su una grossa auto, gliel'aveva portato via.