Intrigo in camice bianco - Racconti Erotici

Intrigo in camice bianco

... ormai appurato che erano appunto i pazienti dai quaranta ai cinquanta quelli che rispondevano meglio alle terapie che loro definivano “d’urto”. Ovvero quelle che facevano totalmente a meno delle medicine e prevedevano invece massaggi, manipolazioni e infine dimostrazioni pratiche e dirette su come dovesse essere utilizzato correttamente l’organo sessuale maschile volgarmente definito cazzo per ottenere una soddisfacente vita sessuale con mogli, amiche, amanti.

Le prime visite erano state di routine. Controlli, dosaggi ormonali, prescrizioni e poco altro avevano occupato gran parte della mattinata e si avvicinava l’ora di chiudere. Lucia aveva fissato ancora un appuntamento, l’ultimo per quel giorno, con due pazienti particolari. Era infatti l’unico caso a loro noto di due fratelli che a causa di un grave trauma psicologico si erano trovati contemporaneamente in una condizione di impotenza che già da alcune settimane Monica cercava di curare con alterni risultati. Quel giorno erano attesi da una verifica importante dopo le ultime terapie congiunte sia dall’androloga che dallo psicologo.

Si salutarono senza grandi convenevoli, vista la conoscenza ormai di lunga data, e ci fu spazio per qualche battuta e per uno scambio reciproco di complimenti riguardo alla forma fisica. I due, Rocco e Federico, avevano un fisico atletico nonostante i loro 48 anni grazie ai loro trascorsi da giocatori di basket e si tenevano decisamente in forma. Monica e Lucia avevano apprezzato questo ...

... lato già da tempo ma nonostante avessero più volte parlato fra loro dell’idea di fare visite più “approfondite” la loro condizione non era mai stata tale da riuscire ad “avere fra le mani” delle erezioni sufficienti a scatenare qualcosa di intrigante. La causa psicologica del loro blocco era stata, purtroppo, un grave incidente stradale nel quale le rispettive mogli avevano perso la vita di ritorno da una serata al mare e poi in un locale della costa. Rocco, che guidava, era risultato ubriaco ( così come il fratello ) e l’incidente era stato causato proprio dalla sua mancanza di riflessi che li aveva portati fuori strada. La macchina si era ribaltata più volte e le due donne erano morte sul colpo mentre loro due ( come spesso accade agli ubriachi proprio grazie alla mancanza di reazioni che li fa comportare come bambole di pezza ) se l’erano cavata con pochi graffi.

La tragedia li aveva segnati profondamente ed aveva avuto risvolti psicologici importanti. Solo un anno dopo avevano preso coscienza del fatto che la vita doveva continuare e si erano resi conto che una parte di quella vita, ovvero il lato sessuale, pareva irrimediabilmente finita. Si erano quindi rivolti a Monica, che nel settore aveva fama di essere capace di risolvere i casi più complessi, ed ora da un anno si recavano mensilmente a visita cercando di recuperare una parvenza di virilità. Quella mattina avrebbero conosciuto probabilmente il responso definitivo.

La prima parte della visita fu dedicata alla ...