1. La puntura militare al petto, un rito di iniziazione maschile


    Data: 01/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Armodios, Fonte: EroticiRacconti

    ... specie di dardo piantato nel suo turgido pettorale palestrato. Per me e per Riccardo era facile riconoscere in quel sentimento una forte impronta omoerotica e sadomaso. Intanto l'infermiere aveva preso per il bicipite me, e, serrandolo in una inutile morsa violenta, mi stava spintonando contro il muro di fronte. Era arrivato il mio turno. Tocca a me Forse nella situazione di incontenibile frenesia sadomaso che stavo vivendo in quell'ambulatorio avrei potuto accettare di essere infilzato nel pettorale anche da una freccia vera. L'atmosfera assurda che si era creata in quella stanza stava spremendo dai nostri giovani corpi muscolosi tutte le endorfine e tutto il testosterone possibile che servisse a fronteggiare la situazione. Sottoporsi con coraggio a quella piccola tortura diventava un punto di onore per tutti, ma era evidente che essere stati costretti a prendere parte a quell'inaspettato gioco sadomasochistico aveva, non solo per me e Riccardo, che sapevamo già di avere una netta predisposizione per quelle pratiche e ne eravamo consapevoli, una insospettata attrattiva che sembrava coinvolgere anche gli altri. O almeno questo era accaduto per quei due primi ragazzi che si erano comportati in modo così "eroticamente" sublime, cogliendo al volo il lato positivo di quell'assurda avventura, seri e impassibili. Essere entrati in quella stanza con l'idea di sottoporsi alla famosa iniezione nel petto di cui tante volte avevano sentito dire, mitizzata, certamente dolorosa, ma ...
    ... che dopo tutto consisteva comunque in una pratica medica quasi normale, aveva preparato anche loro a essere psichicamente pronti a sottoporsi, senza manifestare riserve o riluttanza, e anzi con la volontà di mettersi alla prova, a un'autentica piccola sevizia, che probabilmente aveva ricordato anche a loro scene di film o di fumetti che tutti gli adolescenti dell'epoca dovevano avere conosciuto. Sicuramente l'ausiliario fu ancor più canaglia con me e con Riccardo che con i primi due. Come ho detto il lato sadomaso della nostra sessualità lo avevamo scoperto entrambi da anni, per me forse era giunto a definitiva consapevolezza proprio in quelle prime settimane di vita in caserma accanto a Riccardo, il primo con cui ne avessi parlato, il primo in cui scoprivo, riconoscevo e condividevo le mie stesse emozioni erotiche. Lontani dai condizionamenti di familiari e conoscenti, avevamo subito raggiunto un grado di sincerità reciproca che non avevo mai avuto con nessun altro. Così avevamo anche scoperto che entrambi, sia pure con aghi o spilli più sottili, qualcosa del genere l'avevamo già sperimentato da soli. Non ero solo io, dunque, ad avere di quelle propensioni. E ci eravamo confidati che quella puntura che tanti consideravano paurosa, di cui avevamo più volte parlato, l'attendevamo come un'esperienza che eravamo entrambi impazienti e quasi smaniosi di affrontare e l'avremmo fatto con stoicismo, orgoglio maschile, disinvoltura, baldanza, con più eccitazione di quel che – almeno ...
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