1. La puntura militare al petto, un rito di iniziazione maschile


    Data: 01/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Armodios, Fonte: EroticiRacconti

    ... Aggrappandomi alle tante fantasie di cui era nutrito il mio immaginario gay sadomaso, il dolore mi si trasformò in nuova eccitazione, arrapamento e senso di orgoglio virile, amor proprio, amore per Riccardo. E Riccardo, vista la scena, non pensò per un attimo di poter essere da meno del suo amico e fratello. La nuova amicizia, per lui come per me, era diventata in poco tempo il bene più prezioso, andava corazzata a qualunque costo, e qualunque comportamento che l'avesse delusa era semplicemente impensabile per entrambi. Preso subito dopo di me, e avendo compreso la psicologia dell'infermiere, si mostrò a tutti con un fare altrettanto e più sfacciato e sprezzante del mio di fronte a quel trattamento indebito, e ricevette lo stesso mio servizio se non peggiore, fu di proposito malamente e brutalmente trafitto con seguito di inevitabile piccola emorragia e conseguente estrazione e seconda inserzione dell'ago con la modalità più depravata di cui l'infermiere era capace. Doveva avere capito che a noi due non ci avrebbe messo sotto i piedi, ma, come ho detto, anche almeno due degli altri tre che erano assieme a noi si comportarono meravigliosamente bene. Ne mancava però ancora uno. Il testosterone deborda Il solo a comportarsi al di sotto delle aspettative fu il quinto dei nostri compagni, un ventiquattrenne romano, già laureato, che praticava ginnastica artistica ed era di gran lunga il più muscoloso di noi cinque, per questo, immagino, chiamato per ultimo. Era con lui che i due ...
    ... infermieri avrebbero voluto terminare il loro divertimento toccando l'acme. Quando era entrato con noi nell'ambulatorio era sembrato baldanzoso quanto gli altri, ma, dopo avere visto l'infermiere sadico scatenarsi in quel modo sfogandosi su di noi senza ritegno e senza nessuno che potesse o volesse tenerlo a bada o protestare, a poco a poco si era spaventato, era impallidito. Fu il solo a dare qualche soddisfazione ai due infermieri. Si lasciò scappare sospiri disperati, qualche grido e insomma non si comportò stoicamente come gli altri. Quando fu rimandato fra noi, sono contento di poter dire che, a differenza degli infermieri che finalmente avevano trovato una recluta da deridere anche nel nostro gruppo, noi mantenemmo tutti nei suoi confronti un comportamento rispettoso. Si mise dietro a tutti, forse avrebbe voluto scomparire, sia da quella situazione, sia dagli sguardi degli altri. Piuttosto abbattuto, non trovando modo di sedersi, si appoggiò al muro (ricordo molto bene, quando poi se ne distaccò, l'impronta sul muro della sua possente schiena sudata). Era davvero bello e con l'ago piantato nel petto era ancor più eccitante. Invidiai Riccardo che, come sempre molto sveglio, riuscì senza dare nell'occhio ad appoggiare delicatamente la sua schiena al petto del ragazzo, dalla parte senza l'ago, sfiorandone ripetutamente il capezzolo prima di aderire al suo costato fradicio di sudore con la sua schiena altrettanto bagnata. Il muscoloso ragazzo non si mosse (in quei frangenti ...
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