1. La puntura militare al petto, un rito di iniziazione maschile


    Data: 01/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Armodios, Fonte: EroticiRacconti

    ... o per un altro masochisti lo eravamo un po' tutti, tranne il povero ginnasta, che stava lì sempre più come un pesce fuor d'acqua. Infatti, in quell'atmosfera di eccitazione crescente, nessuno, neppure gli infermieri, così basiti da perdere l'occasione di umiliarmi, mi fece notare che ero arrossito. Ma forse non se ne erano accorti, perché lì dentro eravamo tutti rossi in viso, avvampati per il caldo e per l'eccitazione. Il ragazzo cominciò a muovermi l'ago sempre più energicamente. Era un po' come se avesse fra le mani il mio cazzo e lo stesse maneggiando con energia crescente per farmi venire. La cosa si stava facendo estremamente interessante e arrapante, tanto da farmi sottovalutare il rischio che l'ago mi si potesse davvero spezzare dentro il muscolo. Ma anche gli infermieri, irresponsabili come si erano già dimostrati, non vollero interrompere la scena e non intervennero. Andò avanti così per altri tre o quattro minuti buoni, con il ragazzo che mi agitava l'ago in modo sempre più energico, in silenzio, al suono delle cicale. Era proprio bravo, bravo quanto era bello, un talento naturale. Mi faceva male quanto bastava per realizzare un rapporto molto intenso, mi faceva male gradevolmente, e mi respirava a fondo addosso, soffiando delicatamente sul mio corpo sudato e seminudo, eravamo a pochissimi centimetri l'uno dall'altro ma senza nessun altro contatto fisico che quell'ago. Cominciai a ricambiare toccandogli delicatamente il suo ago, e anche lui lasciò fare. Rallentò ...
    ... il ritmo per entrare in sincronia con quel che voleva che gli facessi, e io lo lasciai dettare i tempi. Se fosse ancora durato un po', certamente sarei venuto. Sarei venuto io, sicuramente anche lui, e forse qualcuno degli spettatori. Riccardo mi aveva messo una mano sulla spalla e me la stava stringendo forte. Con la sua schiena era ancora appoggiato al ginnasta appiccicato contro il muro, con il suo cazzo premeva sul mio fianco. Sentivo quel cazzo inturgidito contro di me, e mi fece un immenso piacere sentire che Riccardo mi era complice anziché geloso o invidioso. Premetti il mio fianco contro Riccardo e il suo membro, e Riccardo mi spinse ancor più contro di lui con la mano con cui mi premeva la spalla. Con la sua schiena era sempre appoggiato al ginnasta romano. Entrambi gli infermieri si erano messi le mani sotto i calzoncini e si toccavano con risultati visibili. L'erotismo spezzato Avremmo raggiunto l'acme, e un imprevedibile show-down, in pochi minuti. Invece, purtroppo proprio in quel momento, il ginnasta, che non si era fatto per nulla coinvolgere dalla dimensione erotica e selvaggia di quella situazione uscita di mano, alla vista di quella specie di reciproca masturbazione sadica, sotto l'impressione che gli facevano tutti quegli aghi e soprattutto il suo, e l'intera situazione, e un po' perché ormai stava lì sempre più a disagio, senz'aria, pressato dall'invadente fraternità di Riccardo, gli sembrava il tentativo di coinvolgerlo in quei giochi che lo facevano star ...
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