1. La puntura militare al petto, un rito di iniziazione maschile


    Data: 01/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Armodios, Fonte: EroticiRacconti

    ... non sembrava essersi ripreso del tutto, uscendo dall'ambulatorio, Riccardo e io lo aiutammo ancora a reggersi. E vedendoci uscire, così, tutti e tre un po' insanguinati – noi due con l'aria infiammata, lui decisamente provato e più sporco di sangue – come se stessimo uscendo da una stanza di tortura, regalammo certamente qualche forte trasalimento in più ai nostri commilitoni che ancora attendevano, ora emozionatissimi, il loro turno. Notai che al nostro passaggio tutti tacevano all'improvviso e i più deglutivano. Riccardo e io ci stendemmo sul materassino sempre tenendoci affettuosamente in mezzo il ginnasta sconvolto, che purtroppo non raccolse in alcun modo i nostri cautissimi palpeggiamenti. Chissà se ne aveva compreso la natura o se quel tipo di erotismo gli fosse così lontano da interpretare quei gesti come semplici tentativi amicali di fargli coraggio. Molti degli altri ragazzi in attesa di essere punturati fecero capannello attorno al materassino su cui eravamo distesi, chiedendoci un po' trepidanti come si svolgeva l'operazione, e qualcuno facendo domande un po' più esplicite, che alla nostra sensibilità si rivelavano come messaggi rivelatori di una forte curiosità erotica. Riccardo e io cogliemmo l'occasione per rispondere con messaggi cifrati a loro altrettanto intellegibili, per cui con qualcuno di quei ragazzi Riccardo e io trovammo il modo di "approfondire il discorso" nel mese seguente. Il nostro ginnasta rimase del tutto muto, e chissà se si accorse di ...
    ... qualcosa, o se, come molti altri, ci prese per ordinari maschiacci un po' esibizionisti. Il principale rimpianto di quella giornata per me memorabile è che nessuno pensò, come molti in quegli anni facevano, di scattare qualche fotografia. Una foto, magari una foto artistica, della nostra uscita dall'ambulatorio con il ginnasta sottobraccio, sudatissimi e un po' sanguinanti, sarebbe potuta diventare un'icona della fotografia omoerotica sadomaso e ancora oggi spopolerebbe in tutti i siti e i social dedicati. Riccardo e io, di cui gli altri ragazzi presenti raccontarono le gesta con resoconti che si diffusero ben presto fra tutti i soldati, arricchendoli di particolari sempre nuovi, veri e inventati, ci guadagnammo il rango di maschi alfa per il resto della nostra permanenza in quella caserma. Dopo la vaccinazione venne a quasi tutti un po' di febbre, come era normale e previsto che accadesse, e per un paio di giorni fummo esonerati da ogni attività. Del resto il clima, in quei giorni di afa eccezionale e di acqua razionata per la siccità, era piuttosto rilassato e fancazzista, anche fra gli ufficiali e i sottufficiali. Riccardo e io, fingendo di essere un po' inebetiti dal vaccino e di esserci per questo accasciati assieme sulla stessa branda (la sua: la mia era quella di sopra), ci restammo indisturbati per mezza giornata di seguito. L'aids era di là da venire, e non ci preoccupammo per nulla di mischiare quel giorno il nostro sudore e un po' del nostro sangue (lo sperma no, quello ...
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