1. La puntura militare al petto, un rito di iniziazione maschile


    Data: 01/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Armodios, Fonte: EroticiRacconti

    ... intrigante scoprire e conoscere meglio proprio lì, in quella circostanza, gli altri tre ragazzi che componevano quello spettacolare plotoncino degno di un concorso per modelli da spiaggia, proprio in un momento forte della nostra vita militare, che ci attendevamo fisicamente e psicologicamente intenso, in un certo senso rivelatore. Non avevamo bisogno di dircelo per capire che entrambi pensavamo che proprio l'intensità fisica di quel momento, ci avrebbe forse consentito di fare una conoscenza più profonda degli altri tre ragazzi entrati con noi due, che erano teoricamente tutti desiderabili e decisamente scopabili, anche se a quel tempo, e per di più in quell'ambiente, non sarebbe stato pensabile proporglielo così, senza averli prima sondati a lungo con molte cautele. In ogni caso non c'era nessuno in quel gruppetto che mostrasse angoscia, preoccupazione o riserve ad accettare quel che ci attendeva, anche quei tre sembravano un po' infervorati all'idea di affrontare quella forzata e simbolica piccola ordalia sadomaso che l'esercito pretendeva da tutti i postadolescenti italiani. Pensammo di essere stati sfacciatamente fortunati, per noi quella era la compagnia ideale per quel che ci attendeva quella mattina. Due infermieri sadici Il piccolissimo ambulatorio – ci si stava proprio stretti, uno addosso all'altro, spalla a spalla – era già un forno alle dieci del mattino, ed era formato da due locali separati da una porta chiusa. Era lì che quella mattina si svolgeva la catena ...
    ... di montaggio delle vaccinazioni polivalenti al petto. Dentro il nostro locale c'erano due infermieri, che avevano il compito di prepararci, mentre l'ufficiale medico stava vaccinando altri soldati in quello accanto. I due infermieri ci accolsero dando l'impressione di trattarci come se fossimo un gregge di montoni da marchiare. Le operazioni preliminari cominciarono subito. Uno dopo l'altro, uno dei due infermieri ci disinfettò energicamente una parte del muscolo pettorale con la tintura di iodio, e nella stanza l'odore di disinfettante si fece fortissimo, come inevitabilmente cresceva anche quello del sudore dei nostri corpi seminudi così stretti fra loro in quello spazio angusto, caldissimo e soffocante. L'infermiere effettuò quell'operazione con modi sorprendentemente bruschi, che io e Riccardo trovammo molto appropriati e promettenti. Completata questa prima fase, avevamo tutti sul petto una vistosa macchia viola, il bersaglio per gli aghi che vi sarebbero stati spinti dentro di lì a poco. Era il turno dell'altro infermiere. Noi dovemmo metterci a lato di un tavolino dove, su un vassoio di metallo e sopra delle garze, c'erano in bella vista grossi aghi da siringa, davvero impressionanti. Così grossi non ne avevamo mai visti. E neppure avremmo immaginato, nonostante tutte le leggende che si sentivano sul "punturone" militare, che si potessero sul serio usare aghi del genere per fare iniezioni intramuscolari a esseri umani anziché a capi di bestiame. All'epoca non esistevano ...
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