1. La puntura militare al petto, un rito di iniziazione maschile


    Data: 01/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Armodios, Fonte: EroticiRacconti

    ... situazione imprevista lo sfidava ad assumere. In un silenzio rotto solo dal forte rumore delle cicale che entrava dalla piccola finestra, l'ausiliario prese dal vassoio di metallo sul tavolo uno di quegli aghi impressionanti, lo tenne a lungo verticale perché il ragazzo cui era destinato e noi tutti ne prendessimo bene la misura e la forma, diametro e punta, poi lo rivolse contro il ragazzo, mettendosi di lato a lui, in modo che noi tutti osservassimo da vicino ogni particolare della penetrazione. Compiendo questi gesti teatrali, accennò appena una ghignata di sfida che rivelava ormai chiaramente la strana piega che la cosa stava prendendo. Non credevamo ai nostri occhi, Riccardo e io in particolare, L'esercito ci stava offrendo, anzi obbligando, a prendere parte a una sessione sadomaso di gruppo. Non so cosa pensassero gli altri tre giovani soldati, ma, benché sbalorditi come noi, ci sembrarono tutti, e da subito, e a cominciare dal ragazzo che per primo stava per assaggiare il morso di quell'ago, presi e elettrizzati da quella scena che chiamava in causa la nostra virilità e il nostro amor proprio, molto più che terrorizzati o intimiditi. Con studiata lentezza, l'infermiere accarezzò a lungo con la punta del grosso ago la parte del pettorale del ragazzo colorata dal viola dello iodio, senza risparmiarsi qualche passaggio da brivido sul capezzolo e sulla sua punta, poi spostò l'ago poco più in alto, aumentando pian piano la pressione fino a provocare al soldato un primo ...
    ... graffio superficiale poco sopra e a lato del capezzolo. Finché si fermò sul punto che aveva scelto di perforare. Cominciò a spingere l'ago dapprima piano e poi con forza lentamente crescente nella carne viva del petto del ragazzo, indugiando prima nel perforamento della pelle, come se volesse sincerarsi di quanto questa avrebbe resistito prima di cedere contro l'ago spuntato, e, una volta trapassata la pelle, e allargato il foro quanto necessario a farlo penetrare per tutto il suo assurdo diametro, sempre con lentezza, stringendone ostentatamente l'impugnatura con il pugno, e con una esibita e crescente brutalità, gli conficcò in profondità nel muscolo il grosso ago da siringa, spingendolo dentro il pettorale per traverso, dall'alto verso il basso e dall'esterno verso il centro del muscolo, penetrandolo per parecchi centimetri. L'infermiere non ci nascondeva affatto il compiacimento che provava a metterci del suo, né il gusto che provava a causare il massimo dolore fisico possibile . E il suo compare, lungi dall'intervenire per moderarlo, esibiva la sua complicità con un sorriso soddisfatto, impaziente di vedere quando il ragazzo avrebbe ceduto. Era ovvio che non era certo così che era normale comportarsi, neppure in quell'ambiente. Ma in assenza dell'ufficiale medico i due si sentivano liberi di dare libero sfogo alle loro pulsioni sadiche di solito imbrigliate dalle regole, dalle convenzioni, dall'autorità. E non lo nascondevano. Volevano proprio far capire al ragazzo e a tutti ...
«12...789...22»