1. Le Jenaise (atto 2-5)


    Data: 17/08/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Vanj B.

    ... ad ognuno di loro dovevamo stringere la mano. Lorenzo diceva: "Benvenuti" e loro: "grazie" Con me, invece, alcuni si presentavano con nome e cognome, altri dicevano solo "Piacere", qualcuno addirittura tentò un "Baciamano" "fu divertente" alla fine però, mi faceva male il braccio. C'era di tutto, dirigenti, operai, impiegati, coppie e singoli, giovani e anche alcuni pensionati. La nave partì anzi, salpò e Lorenzo pronunciò un discorso di benvenuto "all'interfono" scusandosi per la mancata presenza del padre che "poverino", è stato costretto a letto da un leggero malore e augurando a tutti un piacevole viaggio. In quella settimana il mio abbigliamento fu molto "castigato" e dovevo sempre stare molto attenta a non aprire troppo le gambe. Passavamo tutte le giornate a parlare con gli ospiti "dovevamo stare un po’ con tutti" a volte insieme, a volte separati su argomenti d’ogni genere "molto di Lavoro". Lorenzo si comportava come un "vero" Manager, ha una voce calda ma "ferma" e autoritaria "come suo padre" e ha sempre la risposta "pronta" su qualsiasi argomento "non lo ho mai sentito una volta sbagliare una parola". Io, invece, mi sento come una "Diva", ogni persona che m’incontra mi sorride e mi saluta "dopotutto sono la ragazza del capo". Tra quelle persone, ho conosciuto una coppia a cui mi sono un po’ affezionata "forse perché erano molto simpatici o forse perché erano nativi di un paesino vicino al mio", lui "Donato trent’anni" era operaio e lei "Francesca ventotto" ...
    ... impiegata nella stessa ditta. Abitavano in un paesotto della provincia di Milano "zona Brianza" in una casa in affitto e avevano un figlio di tre anni che, per fare questa crociera, lasciarono in custodia a dei parenti. Con loro feci una delle escursioni previste dalla crociera "Atene" perché Lorenzo non poteva venire "aveva una specie di conferenza con i capireparto". Durante la visita della città "bellissima", arrivammo in un luogo dove si doveva salire su di una scalinata molto ripida, io presi una scusa per non salire "sai il perché" e Francesca rimane con me per farmi compagnia così mi racconta la sua vita. Lavorando entrambi, mi dice, fra dieci anni riuscirò a comprarmi un appartamento. Poi mi chiede come ho conosciuto Lorenzo e mi dice: sei stata fortunata, t’invidio "naturalmente, non gli dico niente delle Jenaise". La mia vita sessuale a bordo è molto "ristretta", tutte le sere, però, prima di scendere per la cena, Lorenzo mi fa "mettere o indossare non so come dirlo ma credo che hai capito" le famose "palline", "tre dietro e due davanti un po’ più grosse", che devo "tenere" per tutta la serata fino a quando torniamo in cabina. Mi sento un po’ imbarazzata "ho sempre paura che mi escano e cadano giù, pensa che figura che farei" e quando mi siedo alla tavola faccio un po’ di fatica così mi ricordo di Simona un anno prima a S.Moriz e penso "ecco il perché". Dopo la cena si va tutti alla discoteca che c'è sulla nave, mi piacerebbe molto fare qualche ballo "veloce" ma, purtroppo ...
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