1. Le Jenaise (atto 2-5)


    Data: 17/08/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Vanj B.

    ... non posso "sempre per lo stesso motivo" e, ogni tanto, mi devo appartare in un angolino perché le due "cordicelle" che mi penzolano giù mi sfregano sulle gambe creandomi un leggero prurito. I balli "lenti", però li posso fare. Una sera, mentre Lorenzo balla con una signora che era "sola", un "direttore" di una delle filiali della banca m’invita "ed io accetto", mentre balliamo, lui si stringe a me e, all'improvviso mi mette una mano sul sedere. La paura che avesse capito che ero senza gli slip mi fa fare uno "scatto", così "sento" che mi esce una "pallina" sul "davanti". Mi "stacco" da lui e, con passo veloce "ero terrorizzata" vado alla toilette, per fortuna andò tutto bene e mi "risistemai". Quando torno nella "sala", mi viene incontro scusandosi dell'accaduto "la mano sul sedere", mi dice: lei è troppo bella....è stato più forte di me.... per favore non dica niente al signor Lorenzo. Io gli rispondo: va bene, la perdono, ma che la cosa non si ripeta mai più. Quando torniamo in cabina, invece, gli racconto l'accaduto e lui si eccita moltissimo così, nonostante sia molto stanco, facciamo l'amore "quella fu l'unica volta in tutta la crociera". Al ritorno si ripeté la cerimonia dei saluti "strette di mano a tutti", vennero anche a salutarmi Francesca e Donato e mi diedero il loro numero di telefono dicendomi che, se fossi passata dalle loro parti, di andare a trovarli. Mentre siamo sull'autostrada per tornare a casa, Lorenzo dice: voglio fermarmi a S.Remo a fare un saluto a ...
    ... Massimo, è un bel po’ che non lo vedo. Poi aggiunge: guarda che solo lui e suo padre sanno delle Jenaise "per farmi capire come dovevo comportarmi". Arriviamo davanti ad un cancello, la solita villona "che non si vede", penso, ci facciamo riconoscere ed entriamo con la macchina. Mentre il cancello si richiude vedo che dietro di noi due grossi Dobermann ci seguono. Davanti all'entrata della casa un domestico ci attende e ci apre la portiera "i cani si posizionano e si "siedono" ai lati della porta" e Massimo ci viene incontro per salutarci. Sei sempre bellissima, mi dice, poi arriva Anna "la sorella" che ci saluta e dice: ma quand'è che vi sposate voi due?. Io guardo Lorenzo ma lui non dice nulla così gli rispondo: siamo ancora giovani per ora pensiamo a divertirci. Entriamo nella casa e Massimo ci accompagna nello studio dove ci attende il padre. Più che uno studio sembrava una biblioteca, il padre di Massimo era seduto dietro una scrivania. Un uomo sui sessant'anni, aveva due baffoni e capelli grigi, doppiopetto sempre grigio con l'orologio a catena nel taschino, gli occhiali e una grossa pancia "sembrava un professore scolastico", mi faceva venire alla mente un grosso Gufo che vidi in un film a cartoni animati. Prima saluta Lorenzo, poi mi porge la mano e dice: benvenuta. A questo punto, Massimo e Anna, praticamente sollevano di peso Lorenzo prendendolo sotto braccio e lo trascinano via dicendogli: vieni a vedere come abbiamo arredato le nostre camere, così, mi ritrovo sola ...
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