Odette: oui je suis putaine, 4a parte ( il forno di mastro giuseppe)
Data: 20/08/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: sexitraumer, Fonte: Annunci69
... contenta anca io stare. C’est possible rejoindre Otranto cette nuit, cetta notte io dico ?…sì ?!”
“Otranto ?! Questa notte ?! No di sicuro ! Anche se si parte adesso o fra un’ora arriveremmo al coprifuoco, e poi io ho il forno qui da mandare avanti…”
“Alors, comment ?”
“Domattina alle sei se partiamo arriviamo per le otto-le nove ! Io come mastro panettiere ho il lasciapassare per muovermi la notte qui a Muro, ma voi no Odetta ! La ronda vi porterebbe in gattabuia imperocchè una donnina sola si presume puttana…e puttana non puote star per istrada !”
“José, oui je suis putaine ! Mais s’il-vous-plâit io no può dormire à mason vostra, Addòlorada garde me male. Lei paura che io faccio male à Bartòlò…io no resta esta nuit, voi scusa me!”
“Quello che avete lasciato dentro, è il vostro bagaglio ? Il vostro sacco, dico…”
“Oui !”
“Non avete altro con voi ?!”
“No, non !”
“Allora potete restare qui al forno stanotte ! Addolorata non ci verrà che è stanca, e deve prepararci la cena.”
“Oh, bien José ! Ma dite voi me: pour me porter jusqu’au Otrantò combien vous voulez ?”
Odette sfregò le dita, segnale universale che indicava maneggio di danaro sonante. e Giuseppe capì all’istante. Le disse il prezzo:
“Fino a Otranto son cinque lire in monete…argent !”
“Cinq lires ! Très bien, vat bene !”
“E visto che la magione nostra poco v’aggrada…per ospitarvi presso la bottega il pagamento è in… natura !...”
Giuseppe, ormai confidenziale dopo aver avuto a ...
... pranzo la donnina, mise la sua mano sul seno destro di Odette, e la bionda prostituta si rese conto che con gli uomini con la moglie vecchia e linguacciuta la moneta migliore era il sesso con una donna più fresca. Ovviamente le cinque lire erano per comprare la biada ai cavalli…Odette chiese risoluta:
“Quand !”
“Anche ora, che ne dite ?!”
“Ça va ..Et Bartòlò et l’autre garçon…? Â trois…?!”
“A truà ‘nnu cazzu ! Mò vedrete signorina…”
I due entrarono di nuovo a bottega. Giuseppe con un tono falso amabile disse a Fernando il lavorante:
“Fernando, finisco io qui ! Ora che mi ricordo mi devi portare Bartolo in Chiesa a confessarsi, che Addolorata me lo ricordò oggi…ci tengo ! Lascia come ti trovi e andate !”
“Ma i giri non li fa il garzone ?!” – protestò il lavorante, che credeva che si sarebbe vista detratta una piccola parte della paga per quell’incarico improvviso…
“No, per queste cose mi fido solo di te, che ti conosco da anni ! Suvvia, andate che qui ci penso io !”
“Ci pensate voi principale ?!...sul serio ?...”
“Ma io mi sono già confessato ieri l’altro padre !” – protestò Bartolo. Il padre pensò di ironizzare:
“Ed oggi che abbiamo avuto la signorina Odetta a pranzo non mi dirai che non hai pensato di peccare…! Nemmeno un poco ?!...Ho visto come la guardavi, sai…su, su, a pulirti l’anima, dai !”
“Ma io…”
“Fernando, prendi Bartolo e andate ! E non tornate dopo la confessione, se non ha detto almeno un rosario ! Anzi, sapete che vi dico ?! ...