1. Odette: oui je suis putaine, 4a parte ( il forno di mastro giuseppe)


    Data: 20/08/2020, Categorie: Tradimenti Autore: sexitraumer, Fonte: Annunci69

    ... Confessatevi entrambi ! Su, andate, andate !...”
    
    Giuseppe mise i due “incomodi” fuori senza tante cerimonie; Fernando che era un giovane sveglio aveva capito benissimo che poteva – anzi doveva ! – riportare Bartolo più o meno un’ora prima del coprifuoco, per dar modo a mastro Giuseppe di trascorrere almeno un’oretta in pace con la biondina portata da Bartolo prima di tornare a casa. Intanto si sarebbe fatto raccontare qualcosa da lui direttamente…altro che confessione ! O meglio, confessione sì, ma senza prete né penitenza. Destinazione piazza…Fernando da lavorante percepiva uno stipendio suo, e mastro Giuseppe certo non lo mal pagava. Fernando e Bartolo si sedettero presso una piccola osteria di un parente di Fernando: pane, un piatto di formaggio, fettato, e un po’ di vino annacquato per il pubere Bartolo, normale per l’adulto Fernando sciolsero la lingua a Bartolo privatamente già amico di Fernando…
    
    Intanto presso la bottega, non appena i due vennero messi fuori da Giuseppe senza troppe cerimonie, il tempo per quest’ultimo di fare i sei passi che separavano la sala del forno dalla strada, che Odette si era già spogliata, completamente…
    
    …a Giuseppe il corpo ancora adolescente di Odette apparve in quel chiarore dell’angusto e caldo locale minuto, e cionondimeno ben proporzionato, per niente flaccido, ancora tònico. Data la fioca luce di quell’ambiente il colorito pallido, nordico della ragazza, appariva invece roseo. Due buoni occhi avrebbero capito che era un ...
    ... rosa innaturale. Odette al naturale era bianca, la sua unica parte rosea era la sua piccola carnosa, ed ancora elastica vulva dal biondo pelo non riccio. Aspettava eretta, senza una particolare dolcezza nel volto, che Giuseppe iniziasse a toccarla. Gli occhi stanchi del mastro fornaio lo guidarono verso i suoi capezzoli carnosi, che contrastavano con il poco (ma proporzionato) seno della ragazza. Il tondo, pacioso, ed anziano Giuseppe avvicinò la bocca al destro, e prima di succhiarlo lo leccò famelico sopra e sotto un paio di volte fino a bagnare di saliva la pelle intorno. Giuseppe, dovendo maneggiare pane e farina secondo l’arte sua usava lavarsi prima d’indossare degli abiti puliti, specie quelli con collare ondulato; in quello valutò Odette doveva essere entrato pulito più o meno tre giorni prima. Agli odori forti era abituata da tempo, e non si fece un problema dato mastro Giuseppe al di sopra del suo corpo sarebbe rimasto vestito; per il membro sperò che lui o sua moglie almeno lo lavassero in qualche modo dato che un cazzo sporco ed irritato scopava male…era un altro l’odore che aveva messo momentaneamente Odette a disagio: Giuseppe beveva fuori pasto; Odette se ne accorse poiché quando l’uomo aveva aperto, sebbene di poco, la propria bocca al naso della ragazza arrivò inevitabilmente l’odore del vino… no ! Era più forte…di quel limoncello che Addolorata aveva servito a pranzo. Evidentemente Giuseppe ne aveva da parte qualche bottiglia segreta a bottega…Giuseppe era ...
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