1. Il portiere cubano


    Data: 03/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: popboy2004, Fonte: Annunci69

    ... nuovo dentro. Comincia a scoparmi di nuovo e mi solleva. Sono praticamente sospeso in aria col culo riempito dal suo cazzo, aggrappato alle sue spalle. Una botta più forte e mi apre definitivamente. Stavolta non riesco a trattenere un urletto. Raùl mi da uno schiaffo sul culo mentre me lo scopa forte e mi dice di stare “ZITTA”.
    
    Io lo imploro di scoparmi ancora e più forte e lui spinge e spinge sempre di più fino a quando lo sento scaricarmi una quantità enorme di sborra nel culo. Preso dall’eccitazione io non penso che non aveva neanche messo un condom e avverto la sborra che mi inonda dentro.
    
    Proprio in quel momento qualcuno bussa alla porta. Raùl mi toglie il suo cazzo dal culo e senza scomporsi troppo mi dice di stare zitto e di abbassarmi. Io sono piegato sulle ginocchia e sento colarmi dal buco del culo la sua sborra.
    
    Raùl apre la finestrella e vede che fuori ci sono gli operai rumeni che dovevano sistemare i condizionatori. Dall’apertura della finestrella si può vedere dall’esterno solo il suo viso così mentre parla con gli operai, con una mano mi afferra la testa e mi costringe a succhiare anche il suo pisellone. Io lo riprendo tutto in bocca, nonostante l’aspro sapore di sborra. Raùl continua a parlare con gli operai, dicendo che stava facendo un riposino e che tra poco li avrebbe raggiunti nel locale caldaie. Da fuori sento che uno degli operai gli chiede quanto tempo dovevano aspettarlo. A quel punto Raùl risponde che doveva ricomporsi un attimo e ...
    ... sarebbe arrivato subito da loro. In quell’istante mi scarica un ultimo abbondante fiotto di sborra in gola, quasi soffoco e mi viene da tossire.
    
    Fuori sento che gli operai cominciano a ridere e lo salutano dicendo “ok quando hai finito ti aspettiamo giù”. Allora Raùl richiude la finestra, abbassa la testa per guardarmi mentre la sua sborra mi colava dalla bocca e dal culo. Mi aiuta a rialzarmi. Mi sorride e poi tirandomi un ultimo schiaffo sul culo fa sborrare anche me. “Guarda che cazzo hai combinato… sei proprio una troia” mi dice ed io sfinito mi accascio un secondo sulla poltrona.
    
    Mentre mi sto riprendendo, Raùl comincia a rivestirsi con ancora il pisello duro. “Ma sei sempre duro?” gli domando. E lui “il cazzo cubano è sempre pronto all’azione… ora rivestiti che devo andare dagli operai”. Io raccolgo le mie cose e mi ricompongo. Mentre mi vesto Raùl dà una pulita al pavimento e dopo apre la porta, controlla che fuori non ci sia nessuno e mi fa uscire.
    
    Mi accompagna verso il portone e prima di uscire mi giro verso di lui e mentre ho il culo ancora dolorante gli chiedo se vorrebbe scoparmi di nuovo. “Certo postino. Hai un bel culo caldo, potremmo divertirci ogni tanto”. Una voce alle nostre spalle lo chiama. “Raùl hai finito il tuo riposino?” domanda una voce dall’accento rumeno. Io mi giro, vedo un ragazzo biondino e lo riconosco. Nei giorni scorsi lo avevo incontrato in uno dei palazzi dove normalmente porto la posta mentre faceva dei lavori a casa di un inquilino. ...
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