-
Piccola G - Racconto completo
Data: 30/08/2020, Categorie: Sensazioni Etero Autore: Quorthon
... petto, lieve come una farfalla: asola dopo asola, bottone dopo bottone, mi apri la camicia senza scostarne i lembi. Perché tu non vuoi spogliarmi e io lo so, lo farai dopo: vuoi solo portare le mani al mio petto e sentirne il calore, misurare direttamente dai battiti del mio cuore l’eccitazione che stai provocando. Le tue labbra si chiudono piccola G, ti allontani di pochi millimetri, riesco a sentire il calore del tuo fiato.“Andiamo a letto ?” mi dici, dolce come la prima volta, te la ricordi ? Ti avevo consolata tutta la sera di quella trasferta, avevi litigato con lui, lui che non sa e non capisce e non riuscirà mai a vedere quale straordinaria donna la vita gli abbia messo al fianco. Ti avevo baciata ed avevi risposto al bacio, ma dopo pochi secondi ti eri staccata ed eri tornata di corsa nella tua camera…io ero nella mia a rodermi dalla vergogna e dall’imbarazzo, e tu avevi bussato piano per non svegliare nessuno. Avevo aperto e nella luce fioca del corridoio dell’albergo mi avevi guardato negli occhi per un fugace momento. “Andiamo a letto ?” mi avevi chiesto, abbassando lo sguardo. Ti avevo fatta entrare, troppo stordito per capire che in quel momento, quell’esatto momento in cui avevi fatto scivolare la tua vestaglia da notte per mostrarmi il tuo corpo nudo e tremante, mi ero innamorato di te.“Sì, andiamo.”Ti prendo per mano e rientriamo in casa. Le candele sono ancora accese, ti è sempre piaciuto mangiare a lume di candela. Le spengo con un soffio, mentre ti ...
... appresti a entrare in camera.“No, aspetta” ti dico.“Ma…non vuoi più ?”Sì che lo voglio piccola G, ma questa sera dev’essere diverso, perché è l’ultima volta.“Sì che ti voglio…ma voglio spogliarti io.”Mi attendi sulla porta e mi abbracci piano, lasci che ti sollevi e ti deponga piano sul letto. Ti bacio ancora piccola G, non ho mai potuto spogliarti prima d’ora; ogni volta mi anticipavi con una scusa e ti facevi trovare nuda sul letto, la testa sollevata sul gomito, una Maya Desnuda dallo sguardo penetrante. Le nostre bocche tornano a fondersi mentre sbottono la tua camicetta rosa, mentre passo le dita sulla tua pelle come seta; lasci che sia io a sganciare il tuo reggiseno, a prendere nelle mani i tuoi seni, bianchi come la luna e morbidi e caldi come una coppa di latte. Ti ricordi di quando ti confessai che li avevo sbirciati dalla cabina della spiaggia, la prima volta che andammo al mare con tutti gli altri dell’ufficio ? Dopo rimasi così eccitato che dovetti quasi correre in acqua per nascondere l’erezione, e non riuscivo più a guardarti negli occhi. Li tengo in mano come feci la prima volta, quando ci passai sopra i palmi per capire che era vero, che eri nuda e viva e mia…accarezzo delicatamente l’areola in senso circolare, come sono già erti i tuoi capezzoli piccola G ! Ne prendo in bocca uno come a saggiarne la consistenza, è come un grano di uva passa. Succhio delicatamente i capezzoli mentre sento il tuo respiro accorciarsi, mi carezzi la testa e i capelli mentre li lecco, ...