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Piccola G - Racconto completo
Data: 30/08/2020, Categorie: Sensazioni Etero Autore: Quorthon
... lecco ogni parte del tuo seno, dall’attaccatura al dolce declivio, dove curva bruscamente ad incontrare il petto, quel petto che ora si solleva e si abbassa al ritmo del tuo piacere…in questi 2 anni non l’ho mai fatto come adesso, come se stessi gustando un piatto che non avrò mai più.“Posso…posso toccarti ?” mi chiedi, la mano già sospesa verso i calzoni. Annuisco con la testa mentre le mie mani scendono lungo la cerniera dei tuoi jeans. Ho dei pantaloni kaki in lino, leggerissimi: la mano che ora mi stringe il pene la sento come se fossi nudo. Abbasso lentamente la cerniera e ti aiuto a far scivolare il jeans. Come sei bella piccola G, hai messo le mutandine che ti regalai la prima volta che riuscimmo a regalarci un weekend assieme; la commessa mi guardava sorniona mentre le impacchettava, forse anche lei avrebbe voluto un uomo a porgerle quel regalo in ginocchio, come feci io quella notte dopo aver fatto l’amore. Ti dissi che non potevo regalarti un anello per legarti a me e quindi avevo pensato a qualcos’altro, qualcosa che avresti dovuto mettere ogni volta che saremmo stati insieme. Le mutandine rosa con i due cuori ricamati, vicini come siamo sempre stati ma non intrecciati, perché il destino non lo avrebbe mai voluto.Premo leggermente sul tuo monte di Venere e ti sento gemere, riesco a percepire il tuo desiderio da come l’umido della tua voglia mi rimane sulla dita. Chiudi gli occhi mentre senti il tessuto scivolare lungo le cosce, arrivare alle ginocchia e ...
... sorpassare i piedi, quelli stessi piedini così minuti sui quali ho eiaculato e sparso il mio seme tante volte, come se fosse stata una crema di bellezza; ti ricordi come sgranasti gli occhi la prima volta che lo feci ? Non potevi credere che mi piacessero come mi piace ogni parte di te. Lascio che la tua piccola mano mi abbassi il pantalone, quel tanto che basta per scivolare dentro e afferrare la mia erezione.“Spogliati anche tu…” mi chiedi quasi implorante. Mi alzo e lascio che sia solo la luce della luna a sfiorarmi mentre mi tolgo i pochi indumenti che indosso. Ora siamo nudi entrambi piccola G, e tu hai ripreso la tua posizione classica sul fianco, mi guardi e basterebbe il tuo solo sguardo e la voglia che ne trasuda per farmi scalare l’Everest.“Vieni…voglio fare una cosa che non ho mai fatto…” mi inviti con la mano a stendermi al tuo fianco.“Cosa vuoi fare ?”“Sssstt” mi dici, mentre ti metti in ginocchio e prendi delicatamente l’asta, scoprendo e ricoprendo il glande luccicante dei miei umori.“Guarda” mi dici, mentre ti chini a prendere in bocca il mio membro, lasciando che ti scivoli in bocca come un frutto maturo. Quando la tua lingua comincia a strusciare lentamente sulla punta mi sento morire, riconoscerei anche tra mille anni il tuo modo di darmi piacere con la bocca; ma ancora non capisco cosa vuoi fare.Poi con un gesto preciso e definito, come una cometa che attraversa il cielo lasciando una traiettoria arcuata, mi scavalchi con le gambe e porti la tua vagina implorante ...