1. La vendetta di Nuzza


    Data: 04/12/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Edipo, Fonte: EroticiRacconti

    ... fedeli, quasi tutte donne, vide Nuzza, vestita dei suoi lugubri abiti neri. Era ancora molto bella e in Fernando il fuoco mistico si confuse con quello passionale. Pensò che in fondo anche Nuzza, data la sua storia, poteva essere considerata una donna perduta, reietta, anche se, al contrario delle prostitute, aveva peccato solo una volta e non di sua volontà; era ricca e i genitori di Fernando, avidi e avari, avrebbero forse capitolato più facilmente del previsto. Ma come dichiararsi a quella creatura che incuteva soggezione solo a guardarla? Due o tre domeniche dopo, una pioggia battente accolse i fedeli all'uscita della prima messa; Fernando, munito di ombrello, offrì un riparo a Nuzza ma lei rifiutò. "Vi prego signorina, sarebbe un onore." "Ne siete sicuro? Sapete chi sono? So che siete stato fuori molto tempo, forse non siete al corrente..." "So tutto e so che siete la donna più sfortunata e innocente del mondo. Io vi amo e voglio sposarvi." "Siete pazzo!" "Verrò ogni giorno sotto la vostra finestra, per un mese o per un anno o per sempre se voi non la aprirete mai." Per un mese intero, alle undici del mattino e alle sei di sera Fernando passò davanti alla finestra di Nuzza, con il sole o con la pioggia, con la brezza o con la tempesta. La domenica, dopo la messa, lui la seguiva furtivo fino a casa, vedendola entrare per una porticina che dava su un ingresso laterale. Finché una domenica Nuzza, aperta la porta e voltatasi per chiuderla, non gli fece segno di entrare. ...
    ... Fernando scordò la zoppia e volò verso di lei. "Voi siete davvero pazzo! Tutti cominciano a notare le vostre passeggiate davanti a casa mia, non ci tenete alla vostra reputazione e a quella di casa vostra?" "Io tengo soprattutto a voi! Meritate di essere innalzata, di essere riscattata da questo supplizio che vi siete imposta per espiare un peccato che non avete commesso. Avete il diritto di vivere, di camminare a testa alta, con un marito che vi accompagna in chiesa dandovi il braccio, superiore alla marmaglia e alle sue chiacchiere. Io dico che nessuna donna o ragazza del paese è paragonabile a voi, alla vostra serietà!" Considera che erano anni che Nuzza viveva in un isolamento totale, scambiando solo frasi insignificanti con la zia o con la serva, considera che era ancora giovane e bella, considera che Fernando non era brutto, anzi. E soprattutto tieni presente che Nuzza, pur essendo madre, era praticamente vergine, visto che quell'unica volta tutto era successo contro la sua volontà. Sul fossato che aveva messo tra sè e il resto del mondo calò un ponte che non fu più elevato. Quella porticina sul retro si aprì spesso a Fernando e i due amanti si ritrovavano quasi ogni giorno per inebrianti incontri. Nuzza rinacque a nuova vita, riscoprì l'amore e la voglia di vivere. "Mi vuoi bene a me?" chiedeva di continuo all'amante e lo ricopriva di baci e di carezze, fino a levargli il fiato. Il suo bisogno di amore era infinito, struggente e appassionato, troppo appassionato. Ben ...
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