1. I miei compagni di collegio - puntata 13


    Data: 06/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: kkmax

    ... finita sono andato in camera sua e ho cercato di consolarla. Ad un tratto ci siamo baciati"
    
    Io: "..."
    
    Ogni tanto chino la testa per vedere se la mia erezione si vede. Luca ha un tocco diverso rispetto al piccolo Carmelo. Carmelo me lo tocca in modo regolare, seguendo uno schema che si ripete. Luca invece ci gioca un po' a caso, come se fosse uno scaccia pensieri, come se giocasse con il pongo senza avere l'obiettivo di realizzare una figura.
    
    Luca: "Dal bacio poi non abbiamo capito più niente, sembrava che ogni azione fosse un passaggio obbligatorio, il mondo era scomparso e ci siamo ritrovati nudi a fare l'amore"
    
    Io: "..."
    
    Mi giro verso di lui e lo guardo con gli occhi mezzi chiusi. Non riesco a seguire il suo discorso, però ho immaginato la scena di sesso con sua sorella e vorrei abbassarmi i pantaloni della tuta per farmi fare una sega e raggiungere l'orgasmo lì, seduto nella sala d'aspetto.
    
    Luca: "Ma mi stai ascoltando?"
    
    Io: "Sì, un po' sì"
    
    Luca: "Come un po'?"
    
    Io: "Scusa, ma così mi fai sborrare"
    
    Riesco a dirgli questo, facendo comunque molta fatica. Lui non smette un secondo di giocherellare e io sono in trance.
    
    Luca: "Mi piace vederti così"
    
    Io: "Così come?"
    
    Luca: "Così, che non sei più padrone del tuo corpo perché io te lo sto toccando"
    
    Ecco, l'ha detta proprio giusta. Quando qualcuno apre la tua porta della lussuria tu non sei più padrone del tuo corpo. Dipendi completamente da lui. Da lui che ti sta facendo godere, da lui ...
    ... che solo lui può continuare a farlo, da lui che non gli devi dire niente perché non vuoi rischiare di interrompere quel momento. Devi stare fermo, non devi dire niente, sei solo suo, è lui che comanda, è lui che può decidere se continuare oppure fermarsi.
    
    Luca: "Il mio primo giorno di collegio è stato un disastro, ho pianto tutto il giorno e la notte non ho chiuso occhi. Volevo solo tornarmene a casa, ma non si poteva, ed ero disperato per questo."
    
    Io: "..."
    
    Luca: "Poi dopo qualche giorno ho conosciuto il piccolo Andrea e le cose si sono ribaltate. E' stato lui a farsi avanti ed io mi sono lasciato andare."
    
    Io: "A farsi avanti?"
    
    Luca: "Sì, con i giochini, come noi due adesso. Lui è venuto vicino a me ed ha cominciato ad accarezzarmi. Così, vedi? Mi faceva le carezze qui, così, poi andava di lato, così, e poi dall'altra parte..."
    
    Adesso gli occhi mi si chiudono da soli. La fata azzurra è scesa sulla Terra per portare a me i suoi doni. Le idee che la nostra cultura ci impone riguardo al piacere sessuale vanno contro la natura. La ricerca del piacere è una costante nella nostra vita ma quello sessuale è imbrattato di categorie negative. Se entrassero delle persone in questo momento, Luca dovrebbe togliere immediatamente la mano, io dovrei cercare di ricompormi ed entrambi dovremmo sperare che non ci abbiano visti. Perché?
    
    Luca: "Dai sistemati un po' che è quasi ora. Fa vedere?"
    
    Mi alzo in piedi e mi metto di fronte a lui. Rimango immobile mentre è lui a ...