Francesca
Data: 09/09/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: ettoregrem
... non parlava, era pietrificata.
Mi avvicinai, presi la mano che sino ad un istante si stava carezzando e la avvicinai al naso aspirando a fondo. Sentii l’odore del suo sesso, fu come una scossa elettrica:
- Sembra che qualcuno si sia eccitato ascoltando la mia storia… - Le sussurrai, poi iniziai a succhiarle le dita ancora lucide di secrezioni.
Lei mi lasciò fare, inerme, incapace di reagire.
La baciai e lei dischiuse le labbra, la sentivo fremere, passai le mani sui capezzoli che sembravano voler bucare la stoffa, le sciolsi il nodo dietro il collo e, finalmente mi apparvero le sue meravigliose tette.
Non le avevo mai viste, ma superavano ogni più rosea aspettativa: due globi di carne bianca e soda, che faticavo a contenere nella mano, ancora tonici anche se appesantiti dall’età e dall’allattamento, contrastavano con il resto della pelle abbronzata.
I capezzoli erano piccoli e appuntiti e spuntavano da areole brune, spesse e grinzose.
Li succhiai con avidità.
Lei con il capo reclinato all’indietro si era appoggiata al muro, mi carezzava la testa infilando le mani tra i miei capelli.
Scesi verso il basso, le sollevai il vestito e ammirai da vicino la sua fica contornata da pelo scuro: l’odore di femmina eccitata per un attimo riuscì quasi a tramortirmi.
Dischiusi le piccole labbra scure che spuntavano dalla fessura e cercai il clitoride che luccicava rosa e bulboso spuntando dal cappuccio.
Le dedicai la stessa manovra che le avevo descritto ...
... poco prima: succhiandole il grilletto mentre con indice e medio la penetravo e solleticavo la zona più sensibile del canale vaginale.
Venne quasi subito, una copiosa quantità di secrezioni mi colò sul mento.
Senza darle tregua seguitai a leccare e succhiare.
Le allargai le gambe solleticandole con la lingua peineo e ano, poi infilai la punta di un dito nel suo culo stretto mentre tornavo con la bocca a succhiarle il grilletto, ebbe un leggero sussulto ma subito prese spingere in basso con il bacino, per agevolare penetrazione anale che le stavo praticando.
Venne una seconda volta, pensai che fosse venuto il mio turno.
La girai faccia al muro, slacciai i pantaloni ed estratto il cazzo la penetrai con un colpo secco, non incontrando alcuna resistenze nel lago di umori bollente che era la sua fica.
Ripresi la stimolazione anale entrandole nel culo con l’intero pollice destro. La mano sinistra la facevo scorrere tra i suoi seni ed il suo clitoride che spuntava impertinente ogni volta che passavo le dita sul pube.
Ora la sentivo gemere sommessamente:
- Ahhhh…. Ahhhh…. –
Poi, improvvisamente, si irrigidì e percepii un’ondata di pulsazioni trasmettersi da fica e sfintere, le sfuggì una sorta di basso ululato:
- Ooooooouuuuu…. Siiiiiiiiii…. –
Un altro orgasmo, lungo e violento la scosse da capo a piedi.
- Sei meravigliosa… - le sussurrai sentendo che, la sua eccitazione mi stava portando rapidamente a venire a mia volta.
- Dove la vuoi? – le ...