1. Francesca


    Data: 09/09/2020, Categorie: Tradimenti Autore: ettoregrem

    ... ballo, circondata da più di un maschietto evidentemente igrifato.
    
    - Si è vero… è proprio carina, ma la più bella è la padrona di casa…-
    
    - Grazie… sei un paraculo… - Sorridendo mi schioccò un bacio sulla guancia.
    
    Averla vicino, respirare il suo profumo e l’odore del suo sudore, il solco dei suoi seni, il bordo di pizzo delle sue calze e il candore della sue gambe dove queste terminavano, mi faceva un effetto strano.
    
    Strano, ma naturalissimo: il mio cazzo reagì prima della mia coscienza, mettendosi sull’attenti.
    
    Le passai una mano sulla spalla, in un gesto fraterno che di fraterno non aveva nulla, e le diedi un bacio sulla testa, respirando il profumo dei suoi capelli.
    
    Cosa stavo facendo?
    
    Lei era la moglie di Toni, la mia amica Francesca, una sorella quasi… Antonio era dall’altra parte della sala che mostrava ad un paio di invitati l’impianto stereo del quale era, giustamente orgoglioso, ed io ero qui con l’uccello barzotto a sbavare sulla sua donna.
    
    Mi sentii in colpa, e visti i miei trascorsi la cosa non era scontata…
    
    Per fortuna Valentina, finalmente stanca, mi raggiunse accomodandosi al mio fianco libero.
    
    - Stanca? – chiese all’indirizzo della Fra quasi addormentata sulla mia spalla.
    
    - Hummm …. Già – rispose l’altra.
    
    Il ballo e l’eccitazione intorno a lei avevano messo addosso a Valentina il suo umore porco, conoscevo quello sguardo, mi baciò mulinando la lingua e mordendomi il labbro inferiore, la sua mano mi strinse il pacco sopra i ...
    ... pantaloni. Trovandomi già eccitato sollevò un sopracciglio con fare interrogativo:
    
    - E questo? E’ per me? –
    
    - Sì… - risposi - …anche… -
    
    Mi morse il lobo in modo quasi doloroso e mi sussurrò:
    
    - Te l’ho detto che sei un porco… andiamo a casa adesso… o mi scopi tu o mi faccio scopare da un altro… i tuoi amici sono piuttosto intraprendenti sai? –
    
    - Sì, lo so… ma piuttosto di farti rovinare una famiglia mi sacrifico… -
    
    Ci accomiatammo in fretta, ringraziammo Francesca (che non riuscì ad alzarsi dal divano) e Toni, un breve saluto agli altri e fummo fuori nell’aria fredda di novembre.
    
    Vale si strinse a me rabbrividendo, ma la temperatura non raffreddò il suo desiderio: appena giunti in auto mi salì a cavalcioni e si fece scopare, rapidamente e con furia. A casa lo facemmo di nuovo sotto la doccia.
    
    Quella sera, però, mentre infilavo l’uccello nella fichetta stretta di Valentina, e stringevo il suo corpo nervoso, mentre succhiavo i suoi piccoli capezzoli appuntiti, erano le immagini delle cosce bianche di Francesca, il ricordo del suo odore, della sua naturale prorompente, incosapevolmente erotica femminilità ad eccitare la mia fantasia.
    
    Da quella sera Francesca iniziò ad abitare i miei sogni in modo sistematico.
    
    Raramente il sogno riguardava un rapporto con penetrazione o anche solo un atto sessuale, si trattava soprattutto di situazioni morbose e insolite nelle quali coglievo la sua intimità: la intravedevo nuda mentre andava in doccia, sbirciavo mentre ...
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