Francesca
Data: 09/09/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: ettoregrem
... comunque, era sempre inappuntabile: cordiale e amichevole, del tutto a suo agio mi trattava come il fratello che non aveva mai avuto, con una confidenza priva di malizia che non poteva essere fraintesa.
Da parte mia, invece, la malizia c’era… In un’occasione l’avevo spiata dalla serratura quando a casa mia aveva chiesto di usare il bagno: l’immagine di lei seduta sulla tazza con i collant e le mutandine bianche arrotolate a mezza coscia, il suo viso che si rilassava guardando in alto mentre il suono cristallino dello zampillo di pipì che schizzava nella tazza riempiva la stanza erano uno spettacolo indescrivibile. Rialzandosi offrì alla mia vista un cespuglio nero che, rigoglioso, si estendeva da uno coscia all’altra e risaliva diradandosi fin sotto l’ombelico.
Vi assicuro che vedere quella meravigliosa foresta sotto il suo pancino leggermente sporgente, anche solo per un secondo, mi riportò all’adolescenza, quando spiare le mie zie e le amiche di mamma in simili condizioni, mi forniva materiale per settimane di seghe.
Una sera che mi trovavo a cena da loro, sempre con la scusa di andare in bagno, mi ero infilato di soppiatto in lavanderia. Con il cuore a mille avevo cercato nella cesta dei panni sporchi qualche capo della sua biancheria, trovando due paia di slip ed un reggiseno.
Li annusai, sentendo per la prima volta l’odore della sua fica. L’odore di femmina mi riempì le narici penetrandomi alla base del cranio come un chiodo rovente. Avevo sempre avuto un ...
... debole per il suo odore, l’avevo sempre trovato molto erotico, ma su quei capi di biancheria l’aroma animale della sua sessualità era così forte da farmi tremare le ginocchia.
Cercai di ricompormi e tornai di là, per tutto il resto della sera fui così sconvolto che Francesca mi chiese:
- Cos’hai? Non stai bene? –
- Mah… è tutto il giorno che ho mal di testa… -
Sinceramente non ricordo tutti gli episodi che punteggiarono quell’inverno. In ogni caso tutto si era fermato a livello delle mie fantasie: fantasie che esitavo a mettere in pratica a causa dell’affetto e del rispetto che, mio malgrado, provavo per Toni e Francesca e per il loro matrimonio.
Venne l’estate.
La mia famiglia possiede una casa nelle Marche, un bell’appartamento spazioso con un’incantevole terrazza sul mare, io e i miei fratelli la usiamo a turno per le vacanze.
Quell’anno l’avrebbe dovuta usare mio fratello maggiore con la famiglia, ma un imprevisto problema di salute della suocera lo costrinse a casa. Mio fratello minore aveva già prenotato una crociera, sicché io mi ritrovai la casa libera.
Non avevo ancora organizzato nulla, anche perché i miei figli erano in viaggio con la madre e il suo compagno, e mi ero programmato un’estate casalinga, ma la disponibilità dell’appartamento mi indusse a modificare i piani.
Chiamai Toni:
- Hei... che fate le prossime due settimane? – Chiesi.
- Lavoro… il nuovo capo è uno stronzo… quest’estate mi ha dato, finora, solo quattro giorni di ...