Francesca
Data: 09/09/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: ettoregrem
... ferie… e praticamente è già agosto… -
- Mi spiace… non riesci a prendertene un altro po’? –
- Macché… impossibile… perché? –
- No… è che ho la casa al mare libera… doveva andare mio fratello ma non riesce… Siccome non ho i bambini, volevo chiedervi se vi andava di venir giù con me…-
- Anche noi non abbiamo i bambini, sono a in montagna coi nonni, la Fra è in ferie… magari facciamo una scappata nel fine settimana, che dici? –
- Si, certo, molto volentieri… -
Ci accordammo così.
Io ero solo, anche Valentina non era riuscita a prendere ferie con così poco preavviso, scesi un giovedì sera. Il pomeriggio dell’indomani Toni e Francesca mi raggiunsero.
Ero contento di vederli, con Toni condividevamo tanti bei ricordi di gioventù ambientati in quella casa e su quelle spiagge, Francesca era bella come sempre.
Il sabato, in spiaggia, me la guardai per tutto il giorno, cogliendo ogni particolare del suo corpo coperto solo dal bikini: Il sedere generoso, con appena un accenno di cellulite, le gambe lunghe e muscolose con caviglie sottili e piedi perfetti, il seno appesantito dalla maternità, qualche pelo che sbucava impertinente dallo slip, l’areola che faceva capolino dal pezzo sopra del costume abbassato mentre si era addormentato al sole.
L’insieme era la quintessenza della femminilità, una quarantenne, per me, magnifica nel pieno del suo splendore.
Per tutto il giorno sperai che il costume da bagno a pantaloncino mascherasse abbastanza la mia ...
... perenne erezione. La sera, rientrati a casa, forse per il fatto che al mare si sentiva più libera, Francesca non si fece problemi a girare in reggiseno e mutandine bianche, mentre mi invitava ad osservare come si fosse arrossata il sedere mostrandomi il segno del costume ed invitando Toni a massaggiarla con una crema dopo sole.
Non so cosa mi trattenne dal propormi per il massaggio…
Andammo a cena in un eccellente ristorante sul mare, fu una serata piacevolissima.
Francesca disse:
- Però… che palle tornare in città… ci saranno quaranta gradi e un’afa da morire… mi toccherà stare chiusa in casa con l’aria condizionata tutto il giorno… -
- Vai in montagna dai miei… vai a trovare i bambini… - Propose Toni.
- Amor… non ti offendere, ma dopo una giornata in montagna coi tuoi… penso al suicidio come a una liberazione… lo sai che la montagna mi deprime… e i tuoi, anche se gli voglio un gran bene, non sono proprio la compagnia più allegra…-
- Stai qui allora… E’ un problema? – Chiese allora Toni rivolgendosi a me, io risposi alzando le sopracciglia e scuotendo il capo come a dire “figurati… nessun problema”, Toni proseguì:
- Stai qui… io venerdì pomeriggio esco dal lavoro e vi raggiungo diretto… -
Francesca era titubante, io avevo il cuore in gola. Non volevo sbilanciarmi, se qualcuno di loro avesse capito quanto stavo desiderando con ogni fibra del mio corpo (specie con le fibre che formavano il mio uccello) che accettasse, avrei sicuramente compromesso ogni ...