Francesca
Data: 09/09/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: ettoregrem
... cosa.
Mi limitai a dire:
- Se non l’hai mai fatto potresti prendere un biglietto per il giro sotto costa con il battello, parte lunedì mattina… è una gita molto carina, si ferma in alcune spiagge raggiungibili solo dal mare… -
Io e Toni avevamo fatto quell’escursione molte volte da ragazzi, lui avallò la mia idea:
- Sì… è vero! Mamma mia che ricordi… è proprio un bel giro Fra… dovresti provare… -
- Beh, ok allora… dovrò andare a far compere domani pomeriggio… mi sono portata roba per un paio di giorni…-
La cosa era andata. Avrei avuto Francesca cinque giorni tutta per me.
Quella sera faticai a prendere sonno, le prospettive di realizzare la mia fantasia mi spaventavano. Avrei avuto il coraggio di andare fino in fondo? Cosa sarebbe successo?
Il lunedì successivo l’uscita in battello fu perfetta, il mare era calmo, la giornata bellissima e le spiagge erano state conservate in modo impeccabile. Francesca era al settimo cielo e aveva seguitato a mandare foto dei paesaggi incantevoli che vedeva al povero Toni, costretto ad una scrivania.
Il pomeriggio la accompagnai a comperare biancheria e costumi da bagno. Vederla entrare e uscire dalla cabina di prova per chiedermi un consiglio su quale costume le stesse meglio era un autentico tormento:
- Questo? Cosa dici? – mi chiese mentre piroettava con un due pezzi color corallo piuttosto succinto. Senza attendere la mia risposta scosse il capo guardandosi allo specchio e rivolta alla sua immagine ...
... riflessa:
- Hummmm… no… decisamente no… questo è un costume da ragazzina… non per una vecchia come me… Starebbe bene a Valentina, non trovi? Magari due taglie meno di questa… - Mi disse con un sorriso complice.
- Secondo me ti sta d’incanto… te lo puoi permettere alla grande e, se vuoi proprio che sia sincero… sono convinto che tu lo riempia molto meglio di quanto Valentina possa fare… -
Arrossì e rispondendo un sorridente:
- Ma va là… - Rientrò in cabina.
Comunque acquistò il costume e anche un paio di sandali in sughero con un tacco molto più alto del suo standard allacciati alla caviglia, le stavano d’incanto evidenziando le gambe abbronzate, l’armonia delle caviglie e dei polpacci.
Notai un paio di ragazzini che la osservarono a lungo mentre camminavamo per il centro, lei vestita con un corto e leggero prendisole bianco.
Evidentemente la sua naturale carica erotica non stava solo nella mia mente.
L’assenza di Toni in casa la rendeva un po’ meno disinibita: niente passeggiate in mutande, per intenderci. Tuttavia l’atmosfera restava complice e disinvolta.
Decidemmo di cenare a casa, stanchi per la giornata in barca. Mi offrii di preparare la cena mentre lei faceva la doccia. Resistetti alla tentazione di spiare dal buco della serratura, un po’ perché la disposizione del bagno non era delle più favorevoli, un po’ perché non desideravo che qualche rumore imprevisto la mettesse sul chi vive e rovinasse l’atmosfera, così mi concentrai su pomodorini, spaghetti e ...