La mia prima pipa
Data: 21/09/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Dany66
... e mi tirai su a sedere sul letto, riuscendo lentamente a calmarmi e riprendere fiato. L’ambiente era piuttosto angusto ma fortunatamente era in stato decoroso, essendo effettivamente passate le pulizie da poco. Mi accinsi mentalmente a sbrigare l’ incombenza: non mi sentivo a mio agio e, anche se la tensione nervosa stava passando, non provavo un particolare entusiasmo; men che meno mi sentivo eccitato. Ma non avrei mai potuto a quel punto tirarmi indietro. Oramai eravamo giunti al dunque e Carlo aveva già abbassato le mutandine evidenziando una mezza erezione. La nudità integrale del suo corpo già alquanto abbronzato mi provocò un intenso tremolio per l’emozione. Attesi le sue mosse pensando che volesse sedermisi accanto, invece indugiò in piedi per qualche secondo sorridendomi con un ghigno più che con un vero sorriso. Si avvicinò al letto brandendo il grosso cazzo e con un gesto quasi plateale lo scappellò fino in fondo. “Su, vieni … prendimelo in mano …”, sollecitò sottovoce avvicinandosi, ma restando in piedi. Allungai il braccio impugnando la verga ormai dura e iniziai un po' timidamente a masturbarlo. I braccialetti che portavo al polso iniziarono a urtare l’ uno contro l’ altro scandendo con un leggero sferraglìo il ritmo della sega. Trascorsero altri secondi. Carlo fece un breve passo avvicinandosi ulteriormente e sporgendo il bacino in avanti in modo da rendermi più comodo il movimento del braccio. La sega prese quota. Ma quasi subito Carlo rilanciò: “Me la fai una ...
... pipa ? ...”. La richiesta mi colpì come un fulmine e istintivamente lasciai la presa. La reazione immediata fu di confuso sbigottimento, senza riuscire nemmeno a sillabare e per un attimo pensai di fuggire. Il mio compagno non ebbe alcun riguardo per il mio evidente disagio ed insisté con decisione: “Su, dai … fammi una pipa …. Perché no ? … Mica ci hai paura ... Forza … dai, provaci! …”. Quasi mi girava la testa: ero troppo confuso per proferire parola. La vicenda aveva preso una piega imprevista, anche se quella piega me l’ero sognata, immaginata e l’ avevo desiderata oramai innumerevoli volte. Riuscii soltanto a balbettare, quasi piagnucolando: “Ma … Carlo, io … non so … non sono capace ... non l’ho mai fatto …”. Carlo mi zittì subito cercando di convincermi con tutti gli argomenti possibili: “… Allora, via … provaci. Le donne me le fanno volentieri le pipe, sai? A loro piace succhiare il cazzo … Ti piacerà anche a te, vedrai … Ti è piaciuto farmi le seghe, no ? Vedrai: la pipa ti piacerà ancora di più … con la pipa godi …”. Terminò quasi tra il comando e l’implorazione: “Dai, fai almeno una prova … pigliamelo in bocca: se ti piace si va avanti. Se non ti piace la finiamo subito ... prometto che non mi incazzo. Su, dai … fammi una pipa, cazzo !”. Seguirono alcuni lunghissimi minuti di silenzio. Carlo non poteva sapere dei miei reconditi turpi desideri. Poteva anche aver intuito che il suo compagno di banco, ragazzino carino e dai modi effeminati, fosse un po' checca al di ...