1. La mia prima pipa


    Data: 21/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Dany66, Fonte: EroticiRacconti

    ... passivo che fosse. E dire che anche solo basandosi sul tipo di pornografia che prediligevo, l'amplesso anale costituiva la fase centrale e risolutiva, lo scopo stesso del connubio erotico rappresentato, anche se l'atto finalizzante era di solito costituito dall'eiaculazione in bocca o sul viso del trans. La ragione di ciò penso fosse essenzialmente estetica: il mio desiderio di immedesimazione risultava premiato fantasticando me stesso con un bel cazzone piantato in bocca e questo, evidentemente, bastava e avanzava per gratificarmi. In definitiva, le mie fantasie erotiche si erano indirizzate unicamente sul binario dei rapporti orali da cui era conseguito l’ ardente, ossessivo desiderio di eseguire la fellatio ad un uomo. Ma, a fronte di ciò, non avrei saputo proprio come fare per procurarmi l’ occasione. Al di là delle fantasie e dei sogni ad occhi aperti non credo che mi sentissi capace di affrontare il realismo della cosa .... Ma il tempo fu come al solito galantuomo: l’ occasione di una esperienza reale, infatti, si presentò ben presto. All’ età di quasi diciassette anni, il mio compagno di banco durante la terza liceo, già di un paio d’anni più grande in quanto ripetutamente bocciato, usava spesso, alla penultima o ultima ora di lezione, tirare fuori il cazzo dai pantaloni. La cosa era un po’ rischiosa ma non impossibile, visto lo splendido isolamento dell’ ultimo banco della fila accanto al muro in cui eravamo relegati, ingabbiati nella struttura a bunker del banco ...
    ... di legno vecchio stile ancora al tempo in uso nella mia scuola e così protetti dagli sguardi dei compagni e dalla distratta vigilanza degli insegnanti. Carlo, un ragazzo attraente ed assertivo ma anche un po’ prepotente e spregiudicato, ed evidentemente già sulla via della depravazione, mi chiedeva spesso di masturbarlo, o almeno, di toccarglielo. Qualche volta mi afferrava la mano appoggiandola con forza sulla propria patta. La circostanza aveva in realtà un lontano precedente. All’età di undici, forse dodici anni, non ancora in pubertà, il mio compagno di banco di turno durante la scuola media era un ragazzo di origine siciliana più grande e ben più sviluppato. Anche lui tirava sovente fuori il pisello durante le ore di lezione e insisteva affinché glielo prendessi in mano. La mia memoria di quell' antica vicenda era alquanto sbiadita: non ricordavo di averglielo toccato, ma di sicuro avevo provato una certa curiosità, un indefinibile interesse per il suo uccello eretto molto più grosso del mio, che cercavo di osservare con fugaci ma insistite occhiate mentre il ragazzo si masturbava sotto il banco. Con Carlo avevo dapprima reagito con indifferenza, talvolta perdendo la pazienza per la sua insistenza e una volta lo minacciai di riferire ai professori, ma lui era un tipo che se ne fregava altamente di minacce del genere. L’amico oramai puntualmente reiterava le proprie pressioni, giungendo infine persino ad offrire somme di denaro per una sega sotto il banco. Adesso, nella ...
«12...567...16»