1. La mia prima pipa


    Data: 21/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Dany66

    ... banco mi propose senza remore di saltare l’ora di ginnastica e con una scusa defilarsi per andare a fargli la pugnetta nella sua camera al piano di sopra (il ragazzo infatti era ospitato al convitto della scuola). Alla mia iniziale contrarietà, Carlo si affrettò a rassicurarmi in tutti i modi sull’ insussistenza di rischio alcuno: dopo le pulizie, a quel punto già sicuramente completate, le porte delle camere venivano tutte chiuse a chiave perché il personale era tutto impegnato nella cucina in preparazione del pranzo; non restava pertanto nessuno in vigilanza del piano ove erano ubicate le camere da letto. Ora, il diabolico partner era riuscito a procurarsi una seconda chiave della sua camera, pertanto vi potevamo entrare, intrattenersi e uscire indisturbati. Carlo raccomandò di far presto, aggiungendo che alla fine dell’ ora successiva una moltitudine di studenti sarebbe via via affluita alla mensa in vista del pranzo. A quel punto, per accedere alle scale per tornare in classe avremmo dovuto attraversare la sala del refettorio e sarebbe stato difficile non farsi notare. Decidemmo quindi che mi sarei defilato dall’ora di ginnastica (lui era esentato) e l’avrei raggiunto in camera. A tal proposito mi dette precise istruzioni per accedervi, raccomandando di fare ben attenzione a non farmi notare da nessuno soprattutto una volta acceduto al piano superiore. Nel frattempo Carlo, da parte sua, si sarebbe sincerato che non vi fosse alcuno in giro così che tutto andasse secondo ...
    ... programma. Programma che, senza bisogno di ripetercelo, prevedeva che gli tirassi una succulenta sega fino a farlo venire, così finalmente completando quello che non era stato possibile realizzare in classe. Avevamo un’ora: non c’era rischio e ce l’avremmo fatta, secondo Carlo. Ed io mi lasciai convincere, tutto sommato desideroso anch’ io di portare a compimento l’opera intrapresa. Camminai per il tragitto che portava alla palestra in preda ad una forte eccitazione nervosa. Non saprei dire se in quel momento avevo una chiara consapevolezza di quello che sarebbe successo di lì a poco, di tutte le possibili implicazioni e degli eventuali imprevisti. Sentivo dentro di me un certo senso di perversa spregiudicatezza al pensiero di fare una sega a Carlo e osservarlo eiaculare, ma allo stesso tempo provavo una certa apprensione: si trattava di andare incontro al il mio primo vero, ravvicinato e consapevole contatto omosessuale. Se non avessi voluto intraprenderlo avrei dovuto semplicemente stare alla lezione di ginnastica e dire poi a Carlo di non essere riuscito a defilarmi. Ma tale possibilità non la considerai nemmeno. Giunto alla palestra, accampando che quella mattina non mi sentivo bene e per tal motivo non avevo portato con me l’equipaggiamento sportivo, chiesi all’insegnante di essere esentato dalla lezione di ginnastica. Come da copione ottenni agevolmente il permesso di tornare in classe. Me la filai tranquillamente, raggiungendo con fare indifferente l’entrata. Mi accinsi ...
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