1. I desideri di angelika


    Data: 22/09/2020, Categorie: Tradimenti Autore: DonLouis, Fonte: Annunci69

    Questo racconto, scritto e pubblicato tempo fa nel vecchio profilo "cpsarda50" , nasce quasi per caso da uno scambio di vedute con una cara amica che mi ha stimolato a pensare alla triste vita ( dal punto di vista della libertà di costumi, in particolare sessuali ) di una donna dell'800. La fantasia è andata ad immaginare una Principessa, o comunque una nobildonna dell' Impero Austro Ungarico, bella, ricca, amata ma terribilmente prigioniera delle convenzioni e delle rigide regole dell'etichetta di corte. Ho provato quindi a darle una personalità dei giorni nostri, cioè quella di una donna moderna come le tante splendide e sensuali che sono presenti su questo sito. Ho aggiunto un pizzico di accondiscendenza e complicità da parte del marito ( ovviamente impensabile in quell'epoca, i "cuckold" non esistevano ) e così è nata Angelika Von Ritter, mamma e moglie felice con un'animo trasgressivo. Buona lettura e, se volete, vi chiedo di voler scrivere un commento sotto il racconto .
    
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    Come ogni pomeriggio il castello di Herrenchiemsee si immergeva nella foschia che saliva lenta ed inesorabile dal lago Chiemsee e come ogni pomeriggio Angelika, chiamata affettuosamente Nüssli da chi la amava, sentiva prepotentemente la mancanza del mare e del sole della città dove era nata e vissuta per i primi 15 anni della sua ancor giovane vita. Terranova, in quell’isola magica che era la Sardegna, le aveva lasciato il segno indelebile di una terra aspra e dolce al tempo ...
    ... stesso, e di una gente orgogliosa delle proprie origini, generosa ed indomabile. Quel lato del suo carattere riappariva prepotentemente tutte le volte che il suo nuovo rango le imponeva di comportarsi secondo delle regole che lei non amava e non condivideva, delle quali si sentiva prigioniera a tal punto da volerne evadere ogniqualvolta le fosse stato possibile. Ad appena 35 anni non voleva certo rinchiudersi nel suo castello a fare la mamma e la moglie, né dedicarsi esclusivamente a quelle attività che l’etichetta le imponeva quali le visite agli ospedali o le lunghe e noiose serate a parlare di fiori, giardini e abiti da sera con le altre dame del suo lignaggio. Amava profondamente suo marito Matthäus , che peraltro aveva ben presto rinunciato a frenare la sua irrequietezza ed aveva preferito lasciarle le briglie sciolte sul collo come si fa con una puledrina di razza. Ed amava i suoi figli che accudiva con grande gioia preferendo occuparsi personalmente della loro educazione anziché affidarli completamente alla signorina Rottermaier, la loro istitutrice.
    
    Era solita fare delle lunghe passeggiate a cavallo lungo il lago e nel bosco che circondava il castello e non erano rare le volte che si spingeva fino ad uno dei villaggi poco lontani per vivere, in incognito e dopo aver indossato abiti popolari, la vita semplice e spartana di una donna del popolo.
    
    Anche quel pomeriggio sentiva prepotente la voglia di uscire e cercare un modo per mettere a freno la sua irrefrenabile ...
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