Schiavo di una dea Pt. 2
Data: 26/09/2020,
Categorie:
Feticismo
Autore: 736174616E, Fonte: EroticiRacconti
... rendere quel piede più pulito possibile, finché la gigantessa non fu soddisfatta…me lo fece capire semplicemente tirandomi un calcio che mi spedì direttamente ai piedi di Erika, la quale non perse l’occasione di calpestarmi sotto il suo piedone. “Microbo, mi sa proprio che hai trovato un’altra dea, non sei contento?” mi disse mentre con la titanica pianta schiacciava il mio minuscolo corpicino. * * * "Prima gli ospiti!” esclamò Erika e, contemporaneamente, diede una spinta in avanti col piede sotto il quale ero schiacciato lasciando la presa delle dita e facendomi volare sul dorso del piede sinistro di Giusy, la quale a sua volta mi fece rotolare sulle sue dita. Erika si inginocchiò sul pavimento (provocando uno schianto fragoroso a terra) e mi piantò la boccetta dello smalto davanti, con il tappo già svitato. “Fa’ un bel lavoro, schiavetto!”. Io, però, ero abbastanza perplesso di riuscire nell’impresa di pitturare le unghie delle due quindicenni, almeno in quelle dimensioni…la boccetta da sola era più alta di me, e, infatti, quando provai a sollevare il tappo-pennello, persi l’equilibrio e finii a terra, con il tappo che mi cadde addosso. Sentii dall’alto due fragorosi boati che corrispondevano alle risate delle due gigantesse. Vidi il piedone di Giusy avvicinarsi e prendere tra due dita il pennello “Schiavetto, ti voglio dare una mano, anzi, un piede”. Senza il peso del tappo-pennello riuscii ad alzarmi, ma quando il piedone della gigantessa me lo riconsegnò non riuscii a ...
... resistere, e caddi di nuovo travolto da esso. “Schiavo, ma ti rendi conto quanto sei infimo rispetto a me? Io riesco a prendere il pennello tra le dita del mio piede e tu non riesci a reggerlo neanche con tutti i muscoli del tuo corpo! Sei proprio una nullità!” sottolineò Giusy. “Vabbè, ho capito” disse Erika, alzandosi. Prese la sua borsetta e cacciò il rimodulatore molecolare. Settò la grandezza sui 10 cm e lo puntò contro di me. Giusy rimase senza parole. Poi commentò: “Ora ho capito come hai fatto a procurarti uno schiavetto personale…scommetto che quel coso te l’ha dato tuo padre. Uh, guarda! L’insetto è cresciuto, ora è grande quasi quanto un criceto”. Mise il suo piede sinistro in verticale per confrontarlo a me. “Beh, alla fine non è che sei cresciuto più di tanto, il mio piede è ancora più di due volte più grande di te!” disse mentre mi schiacciava a terra. Alle dimensioni a cui ero cresciuto era abbastanza facile gestire il pennello (comunque gigantesco)…anzi avendo una visuale perfetta dell’unghia potevo fare un lavoro davvero preciso, senza sbavature. In breve tempo smaltai le unghie di Giusy, e poi mi diressi verso i piedoni della dea Erika per lavorare anche su quelli. Mentre smaltavo il dito medio della mia padrona, sentii Giusy parlare: “Non riesco ancora a credere che ai nostri piedi ci sia un ragazzo di 24 anni che ci sta mettendo lo smalto…e su li lui possiamo fare tutto ciò che vogliamo! È elettrizzante!” “Lo so, Giù. Dovevi vederlo quando era grande come ...