1. Schiavo di una dea Pt. 2


    Data: 26/09/2020, Categorie: Feticismo Autore: 736174616E, Fonte: EroticiRacconti

    ... “Ciao piccoletto!” disse la gigantessa mentre mi dava una sorta di pacca con l’indice destro sulla testa. Giusy, però, non era abituata ad aver a che fare con microbi delle mie dimensioni, e la pacca che mi diede mi fece cadere immediatamente all’indietro sul palmo della sua mano. “Uh ma sei debolissimo!” “Giusy sii delicata! Non vorrai mica schiacciarmi il mio microbetto?! Anche se ti sembra una persona, devi ragionare con lui come se fosse un insetto: sei migliaia di volte più grande e più forte di lui, per lui sei un enorme continente, una gigantessa irraggiungibile, una dea che può decidere in ogni momento sulla vita con un semplice gesto” “Hai ragione Eri! È talmente piccolo e fragile che ho l’impressione che potrei annientarlo anche solo soffiandogli addosso!” “Scusami insettino” aggiunse mentre col polpastrello dell’indice mi aiutava a rialzarmi. “Non ti devi mai scusare con il tuo schiavetto, scema! Ne hai di strada da fare per diventare una vera dea…” “Uffa, ma io è la prima volta che mi trovo davanti ad un essere così insignificante rispetto a me, dammi il tempo di imparare! Dimmi insettino, come ti chiami?” “Michele, mia dea” disse una voce pronunciata dallo stereo. “Ma è una voce registrata o cosa?” chiese Giusy. “Ma no! Ha un microfono collegato alle casse, altrimenti come credi che potremmo sentire la sua voce proveniente dai quei polmoni da pulce che si ritrova” rispose Erika. “Effettivamente…dimmi la verità, piccino: quanta paura ti fa essere così ...
    ... insignificante ed indifeso davanti a una gigantessa come me? Cioè potresti finire schiacciato sotto ciascuna delle mie dita, o sotto il mio piedone, per non parlare delle mie gigantesche tettone…ognuna delle due deve essere grande come una montagna per te” disse mentre mi avvicinava al titanico seno sinistro. “Nessuna paura, mia padrona. Semplicemente perché finire schiacciato sotto una parte del suo corpo sconfinato e divino sarebbe il più grande onore che la vita potrebbe offrirmi” risposi io. Giusy rimase sorpresa dalla mia risposta e, dopo avermi guardato con una faccia perplessa, si rivolse alla mia padrona: “Eri, certo che lo hai addestrato bene il tuo schiavetto, eh?” “Giù, ma avevi dubbi? All’inizio è stato un po’ difficile, ma poi i miei piedoni hanno avuto la meglio!” disse Erika alzando sopra di me il titanico piede destro. “E ci credo! Solo quelli sono 50 volte più grandi di lui!” “Te l’ho detto che è come un insetto…anzi lo stai trattando troppo bene, mettilo subito nel suo habitat naturale, sul pavimento ai tuoi piedi!” Giusy mi poggiò tra le sue scarpe di ginnastica, inutile dire quanto fossero enormi rispetto a me, la suola mi arrivava alla spalla. “E ora?” si interrogò Giusy. “Levati le scarpe, no?” rispose prontamente Erika. “No dai, ce le ho da stamattina, col caldo che fa i piedi saranno sporchissimi, per non parlare della puzza!”. “Meglio!” fece Erika “a che ti serve uno schiavetto leccapiedi se hai piedi puliti e profumati?”. Giusy fece una faccia perplessa “Vabbè, ...
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