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La Coinquilina cap.13
Data: 07/12/2017, Categorie: Etero Autore: Saretta
... intorno per vedere se ci fosse qualcuno, ma non poteva vedere Gustavo. Rendendosi conto della totale assenza di altri passanti, la giovane sbottonò i pantaloni del ragazzo e iniziò timidamente a masturbarlo. Gustavo sentì l’eccitazione pervaderlo e iniziò a fissare quei due con intensa morbosità sperando che continuassero. Iniziò ad accarezzarsi attraverso i pantaloni senza toglier loro gli occhi di dosso. La ragazza indossava una gonnella corta un po’ ampia, molto simile a quella delle collegiali; continuando a masturbarlo, prese la sua mano destra e la spostò dai suoi seni al suo pube. Gustavo vide come, sotto la gonna, si muovesse la mano di lui, intento a procurale piacere. I loro baci erano sempre più interrotti da smorfie di piacere e da piccoli e discreti gemiti. Si sentiva avvolto da quella visione, voleva sbottonarsi e toccarsi con più forza ma si ricordò del suo capo, della vergogna provata e desistette. Si rese conto che stava scoppiando e che non riusciva più a controllarsi. Si mosse velocemente verso casa e salì le sale di corsa con l’intenzione di precipitarsi in bagno senza curarsi della presenza di Sara. Non fece in tempo ad infilare le chiavi nella porta che la vide aprirsi da sola. “Ahh ti ho visto arrivare dalla finestra!! Bentornato!! La sua coinquilina gli aveva sconvolto i piani come al suo solito. Indossava una maglietta bianca a costine che le lasciava spalle e decoltè scoperti. Le maniche arrivavano solo fino a sopra il gomito e i suoi seni, come al ...
... solito nudi, erano delineati fin troppo bene da quel capo attillato. Abbassò lo sguardo e rivide la gonna della ragazza del parco. Era molto simile ma ancora più corta, di tartan, sembrava un kilt striminzito che, in perfetta tradizione, era unito su un lato solo da una spilla da balia che lasciava aperto uno spacco che da metà coscia arrivava fino in vita. Gustavo rimase sulla porta senza fiatare. “Che c’è? Non entri? E’ successo qualco…..” Gustavo non le dette il tempo di finire la frase. Entrò saltandole letteralmente addosso e spingendola verso il top della cucina. Chiuse con una pedata il portone senza smettere di baciarla. Sara si scostò un secondo, sorpresa e lo guardò per qualche secondo. Gli occhi di Gustavo erano semiaperti, persi dentro i suoi. Sara fece per togliergli il cappotto ma lui la fermò. Mise la mano in tasca per cercare qualcosa ma non tirò fuori niente. Poi si spogliò e gettò il giaccone a terra. Prese Sara con forza e la fece sedere sul top. Prese velocemente uno sgabello e si sedette davanti a lei. Le sollevò la gonna, si fermò un attimo ad ammirare il suo pube ed immerse la faccia in mezzo alle sue gambe. Sentì immediatamente il suo pelo pubico stuzzicargli il naso ed iniziò a succhiarle le labbra. Erano già umide e gonfie. Sentì i primi gemiti di Sara incoraggiarlo a continuare. La sua lingua si scontrò subito con il suo clitoride duro che iniziò a stimolare senza esitare. Sara prese le sue mani rimaste libere e le posizionò sui suoi seni. Gustavo la ...