105 - Le confessioni incestuose di Valentina (parte seconda)
Data: 14/10/2020,
Categorie:
Etero
Incesti
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... gliele teneva ben sollevate, aumentandone virtualmente il volume. Dopo pranzo arrivò anche la fidanzata di Marco e rimase con noi alcuni minuti, poi si prese sottobraccio il suo uomo e assieme se ne andarono. I due giovanissimi si ritirarono in camera lasciando la porta aperta e si misero ad ascoltare la loro musica preferita.Verso le diciassette anche loro uscirono, Matteo mi disse che l�avrebbe accompagnata a casa e sarebbe poi ritornato per cena. In effetti così avvenne e mentre io spaparanzata sul divano guardavo la tv lui rientrò. Si cambiò indossando una tuta sportiva e si piazzò anche lui a guardare la televisione assieme a me.Mi sorrise alcune volte, non capivo il perché, poi arrivò la domanda. Voleva sapere se li avevo visti bene dentro la doccia. Non seppi resistere e gli confessai che li avevo osservati benissimo anche molto prima della doccia.Mi guardò ancora una volta con lo sguardo stupito e sorpreso, poi invece di scandalizzarsi mi chiese semplicemente se mi era piaciuto. Gli risposi anch�io con la massima naturalezza di si. Volle sapere se mi ero masturbata e al mio cenno affermativo lui si abbassò i pantaloni della tuta e mi mostrò il cazzo duro. Lasciò che mi abituassi alla fantastica visione e poi mi chiese se anche io volevo provare a farmelo mettere dentro. No, gli risposi di no, che non volevo e che sarebbe stato meglio che avesse rinfoderato l�arma nei pantaloni.Si alzò, forte della consapevolezza che non sarei riuscita a resistergli e si mise ...
... davanti a me, poi mise il pollice della mano destra dietro al suo palo inalberato e lo piegò in avanti puntandomelo contro come se fosse un arma.In effetti mi comportai come se puntata contro di me ci fosse una pistola vera, rimasi passiva senza muovere un muscolo e senza profferir parola alcuna.Lui tenendoselo fra l�indice e il pollice me lo appoggiò alle labbra della bocca. Terminò in quel momento il mio sciopero della fame di cazzo, lo imboccai e lo ingoiai il più profondamente possibile. Con la mano destra gli accarezzai il viso, feci scorrere i polpastrelli sulle sue labbra, lui mi prese la mano e ad uno ad uno si infilò le mie dita in bocca insalivandomele per bene. Abbandonai il suo viso e portai la mano colma di saliva colante sotto le sue palle, scivolai ancora e gli raggiunsi il buco del culo. Ne infilai uno che entrò agevolmente, gli pompavo il cazzo e lo inculavo con un dito. Sforzai ancora lo sfintere e aggiunsi ancora un dito, non fu proprio facile ma ci entrò.Poi lui, arrapato e infoiato si sfilò dalla mia bocca e il cazzo come una molla sbattè contro il suo ventre. Mi prese per le gambe e mi tirò fino a farmi battere il culo sul morbido tappeto sottostante. Mi tirò ancora e fui così sdraiata a terra, lui si mise fra le mie cosce spalancate e in un amen me lo ficcò tutto dentro. Mi stava sopra allo stesso modo che aveva usato con Lily, le gambe tese all�indietro e il cazzo che si auto centrava scomparendo completamente nella mia vagina. Mentre mi possedeva mi disse ...