1. La mia vita da escort - le origini


    Data: 17/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: GSAwNSA77, Fonte: Annunci69

    ... fece segno di raggiungerlo.
    
    Fu il primo che presi in bocca accovacciandomi davanti a lui che rimase seduto. Gli altri in attesa del loro turno iniziarono a spogliarsi e si misero attorno a noi con il cazzo duro in mano mentre io già glielo succhiavo. Volevano tutti la mia bocca, Gino e Fabrizio uno a destra e l’altro a sinistra sul divano spingevano i loro cazzi verso la mia bocca. Li succhiai tutti e tre, uno dopo l’altro, bramavano le mie attenzioni, la mia bocca vellutata. Il cazzo lungo e stretto di Fabrizio mi scendeva fino in gola, quello di Gino era più corto ma di un notevole spessore e mi costringeva a spalancare la bocca. Invece il più “classico” cazzo di Beppe me la riempiva alla perfezione. Le mie labbra si avvolgevano sinuose attorno a quei membri che lucidi di saliva entravano e uscivano dalla mia bocca. Mentre io succhiavo i tre sul divano, Mario e Ferruccio mi sfilarono i calzoncini. Ferruccio affogò la sua faccia paffutella tra le mie chiappe e con un bel po’ di saliva mi lubrificò il buco prima che Mario, il più cazzuto di tutti, mi inforcò. Nonostante tutto l’allenamento, il mio buchetto non era ancora abituato a quelle dimensioni e cacciai un urlo di dolore soffocato dal cazzo di Beppe che prontamente mi tappò la bocca. “Zitta e succhia, troia!” mi ammonì bruscamente. Questo fece aumentare l’eccitazione generale e da quel momento mi riempirono tutti di insulti facendo rivalere la loro virilità sul mio corpo che ormai si era abbandonato a soddisfare ...
    ... tutti i loro desideri. Uno dopo l’altro mi scoparono bocca e culo per una buona ora e mezza, non ebbi un attimo di tregua, ero esausto ma continuavo a focalizzare nella mia testa quella banconota da 100 euro che Beppe mi aveva dato nel pomeriggio insieme alla maglia del Milan. Tra di loro non si toccavano, avevano rispetto l’uno dell’altro e tutte le attenzioni erano rivolte su di me, la loro puttana. Notai che il sesso di gruppo aumentava la loro eccitazione, li metteva in competizione: facevano a gara per chi mi scopava più forte, chi mi faceva urlare di più, chi trovava gli insulti più pesanti fino alla sborrata finale. Il cazzetto di Ferruccio mi schizzò sulla guancia insieme a quello di Fabrizio che riempì il preservativo mentre mi scopava. ”Allarga il culo cagna che ti riempio di sborra calda!” urlò assestando gli ultimi colpi. Anche Mario mi sborrò in faccia mentre ancora lo succhiavo a Beppe. Gino mi schizzò sulle chiappe dopo avermi scopato un’altra volta e l’ultimo a venire fu Beppe che riversò il suo nettare diritto sulle mie labbra. Soddisfatti, ridevano e commentavano le azioni più interessanti - non quelle della partita, quella l’avevano già dimenticata.
    
    Penserete che a quel punto mi ringraziarono per l’ottima prestazione e mi invitarono a bere una birra in compagnia, invece no, non finì proprio così. Gino con il cazzo ancora gocciolante di sborra disse “Ragazzi, devo pisciare” e si mise in posa puntando il cazzo sopra di me che ero ancora accasciato sul ...
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