1. Giusto alla chiusura


    Data: 21/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Simone Turner

    ... pelle candida, e lo spinsi a sedersi su Rinaldo. Il mio amico con una mano si teneva il cazzo in posizione mentre con l’altra aveva già afferrato il ragazzo per i fianchi - costringendolo a sistemarsi a cavalcioni su di lui, con il buco in corrispondenza della asta turgida. In quella posizione la bocca di Daniele era giusto all’altezza del mio cazzo, pronta per essere riempita. Gli infilai il cazzo in bocca e contemporaneamente feci pressione sulle sue spalle, forzandolo ad accogliere l’imponente erezione del mio amico fino all’attaccatura delle palle. Gemettero simultaneamente, uno di dolore e l’altro di piacere. Così, presto acquisimmo un nuovo ritmo - io scopavo la bocca di Daniele spingendo il mio cazzo fino in fondo tenendolo saldamente per i capelli e Rinaldo finiva di rompergli il culo, con spinte potenti e intanto aveva anche iniziato a succhiargli e mordicchiargli i capezzoli indifesi a portata delle sue labbra. Dal canto suo Daniele era costretto a reggersi con entrambe le mani ai miei fianchi, incapace di restare in equilibrio da solo per le tremende bordate del mio amico. «Fa male!» riuscì a lamentarsi appena il mio cazzo scivolo ...
    ... fuori dalle sue labbra per un istante. La sua erezione però tradiva le parole - sempre non fosse uno di quei ragazzi a cui piace soffrire. E in quel caso gli avremo certamente dato molto piacere quella notte, molte volte. Continuammo a scoparlo alternandoci finché il suo buco del culo non divenne rosso accesso per il prolungato attrito e rimase ben aperto, apparentemente incapace di richiudersi. Daniele ormai era come un bambolotto nelle nostre mani, esausto e costantemente al limite dell’orgasmo. Alla fine, stanchi di quello scambio di ruoli, lo costringemmo in ginocchio sul pavimento e sborrammo entrambi sul suo bel viso con pochi colpi di mano. Divertendoci a spalmare lo sperma denso ovunque sul suo viso con i nostri cazzi, portandogliene il più possibile fino alla bocca. Poi ce li facemmo ripulire la lingua, finalmente, anche se solo momentaneamente, soddisfatti. Daniele invece non era ancora venuto, e quando provò a prendersi in mano il cazzo ormai rosso e pulsante per darsi piacere glielo impedii prontamente, bloccandogli i polsi dietro la schiena. «No, frocetto,» gli sussurrai all’orecchio con un ghigno. «Una pisciata, e si ricomincia…» 
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