Il cervo
Data: 26/10/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: vecchiomanico, Fonte: Annunci69
... prosegue anche ora che tutti e tre abbiamo appena superato il mezzo secolo di vita, ma con più gusto: la signora è in menopausa e adesso posso sborrarle dentro finché voglio e la posso mandare a casa che sgocciola ancora. Sensazione perversa ed impagabile.
Ora c’è l’appartamento del mare della signora che si presta magnificamente alle attività scoperecce degli amanti.
Purtroppo il giro di boa dell’età fa anche andare in pensione il nostro Cervo (MA LORO CI VANNO COSI’ PRESTO? CAZZO!!) che non avendo più un cazzo da fare potrà praticare un’inutile costante rottura di palle alla moglie.
Finchè non si giunge al giorno critico, vedere inizio di questa storia (quando ci beccano)
Riesco a fuggire, non mi ha ucciso ma potrebbe ripensarci, sono ancora giovane, non voglio morire, situazione di merda! Stupidi presuntuosi imprudenti che siamo stati!
Ha visto la mia macchina, sarà facile rintracciarmi.
Passo settimane di ansia, poi più niente.
So che lui l’ha segregata, la sta torturando psicologicamente.
Non la farà mai più uscire di casa da sola
Passano mesi, poi un SMS da un numero che non conosco:
“sono il Cervo, ho bisogno di parlarti”
“non conosco nessun Cervo, hai sbagliato numero”
“non scrivere cazzate! quando ci siamo incontrati ti stavi chiavando mia moglie!”
Gelo! Kazz!!
“cosa vuoi?”
“ho bisogno di un favore, incontriamoci da qualche parte”
See! Questo ci ha ripensato e mi vuole sparare: “non mi fido”
“di tu il posto, non ce ...
... l’ho con te, ti capisco”
Sono un idiota ed accetto, il bar della piazza del suo paese, dove spero lo conoscano tutti.
L’imbarazzo è superiore a quello di un appuntamento al buio (ne avrò fatti due in tutto nella mia vita) ma in un certo senso non è la prima volta (quando mi andrà, ho un altro racconto da pubblicare...)
Ormai sono qui, mi offre il caffè e ci sediamo appartati.
Prima che parli comincio io scusandomi del mio comportamento, non ne sono fiero, non ce l’ho con lui e sono cosciente del dolore che gli ho procurato, sono sincero.
So che è una persona semplice, forse non molto sveglio ma non sembra cattivo, comunque non merita ciò che io gli ho fatto però molto probabilmente si merita tutto quello che gli ha fatto la moglie. Ma non sono cazzi miei.
Gli ho “alzato la palla” quindi comincia ad apostrofarmi: “ti sembra bello quello che mi hai fatto? ecc.ecc.”
Mi ha chiamato per questo? No, infatti smette subito:
“Sono impotente, da un po’ di tempo: non mi viene duro, oppure se mi viene duro vado per fare e muore subito…”
“Ci sono delle cure”
“Non funzionano, dice che è nella testa” (suppongo il dottore)
Resto in silenzio.
“Hem…”
“Ti volevo chiedere… dimentichiamo tutto. Scopati pure mia moglie”
Eeehhh???
Incredulo a bocca aperta.
Silenzio di nuovo.
“Basta che mi fai guardare”.
Non mi vuole sparare o forse sì.
(magari mentre scopiamo ci ammazzerà entrambi, confidando sul "raptus" o l'incapacità temporanea di intendere ...