Luana VII - Baratto - Racconti Erotici

Luana VII - Baratto

... – domani pomeriggio ho lezione all’università. Se facessi pubblicità sulla presenza di due modelle come voi per la mia lezione di medicina, credo che l’aula si riempirebbe. L’università paga un supplemento per ogni studente che partecipa alle lezioni. Io vi posso dare l’equivalente di cinquanta euro per essere presenti durante la mia spiegazione. - Che cosa spiegherà, domani? – chiese Marisa, con un filo di speranza nella voce. Il silenzio che precedette la risposta del docente le anticipò che si trattava di una prestazione che non era alla portata di tutte. - Fisiologia della gravidanza. Le vostre forme sono ottimali per tenere alta l’attenzione degli studenti. Le due donne si guardarono. Luana mosse il capo impercettibilmente in segno di assenso. Marisa però non era convinta. - Lei vorrebbe che mostrassimo i nostri corpi agli studenti? Completamente nude o coperte da un velo? - Nude. Si tratta di una lezione di fisiologia, non di una sfilata di moda. - Non credo di farcela – commentò Marisa – siamo disperate, ma non fino a questo punto. Se proprio non ce la facciamo a pagare e prendere l’aereo di domenica, ci fermiamo un’altra settimana e pagheremo di più. - Non credo sia una buona idea. Ci son state altre turiste che nel passato avevano chiesto di rimanere una settimana in più perché aspettavano i soldi per saldare. Molte di loro sono state rapite, portate in un bordello e poi rilasciate dopo un paio di notti, quando i soldi guadagnati con i loro corpi erano circa il ...

... doppio del conto. Gli hotel non hanno poi avuto obiezioni a farle restare per il tempo che serviva per saldare il debito. Nel mio Paese, si pensa che una donna senza soldi e senza un marito che garantisca per lei è una persona facile, una poco di buono dite voi, giusto? - Dio mio – commentò Marisa – ce ci mostriamo in aula, riusciremo a guadagnare una parte della somma…ma il resto? - Alla sera, se ve la sentite, potete fare le bariste. Un mio amico vi pagherebbe cento euro per avervi entrambe a servire al banco. - Nude? – chiese Luana. - No. Sarebbe sufficiente una canotta aderente. Volete che parli con lui? - Sì. Non abbiamo molta scelta – rispose Marisa. - D’accordo – concluse il professore – vi aspetto domani pomeriggio alle quindici davanti all’ Hotel Plaza. Le due donne, benché demoralizzate, riuscirono ad andare a letto e a dormire col pizzico di speranza che le proposte del professore aveva acceso in loro. Il pomeriggio seguente, una gran folla aveva invaso l’area di ingresso della facoltà di medicina. Quando il professore si fece avanti tra gli studenti assieme alle due donne, un brusio assordante riverberò nell’aria finché il trio non raggiunse l’aula. Marisa e Luana furono accompagnate dal professore in una stanza dove erano già pronte due tuniche che arrivavano fino a metà coscia. - Potete spogliarvi e indossare questi abiti che si usano per i pazienti che devono essere operati. Io vado in aula: quando sarete pronte, mettetevi vicino a quella porta, che rimarrà ...