1. Leo


    Data: 02/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Bollentispiriti

    ... lo stesso trasporto. Ma questa &egrave malvagità solo a pensarlo. In quel momento l'ospite provava la sensazione di essere completamente affrancato da qualsiasi convenzione. Mentre lui parlava del più e del meno (di solito, del tempo o del tramonto o di un qualsiasi altro accidente di cui non poteva fregarne meno in quel momento all'infoiato visitatore che forniva, tuttavia, una cortese, adeguata risposta), l'ospite si metteva a proprio agio, assumendo la pari condizione di nudità, liberandosi dai vestiti e, anzi, andando oltre, anche dall'abbigliamento intimo. Senza veli, senza complessi, perfettamente a suo agio. Seguiva il rito delle abluzioni nel bagnetto ridotto, in scala col minuscolo appartamento. Esauriti i convenevoli, si arrivava al dunque e Leo, quello era il nome di battaglia, circoscriveva il campo di azione, chiedendo: "Preferisci un filmino hard o metti su tu quella musica... ?" - e si riferiva a musica classica o jazz inizio anni '50 che aveva ascoltato in sedute precedenti e che sembrava (o fingeva?)di avere apprezzato. Preferiva la seconda alternativa e, di buon grado, il cliente cercava l'emme-p4 che avrebbe potuto allietare l'incontro, fornendo un alto grado di rilassato benessere. Era questo il segnale d'inizio della "mattanza". Tocchi delicati da parte del padrone di casa, più inquieti, nervosi, dettati dal grado elevato di astinenza raggiunto, da parte dell'ospite; strofinamenti del quarto superiore, petting, palpazione con strizzate di natiche, ...
    ... esplorazioni delle dita nella zona perianale, senza forzare, baci offerti sulle labbra come se ci si trovasse di fronte a una femmina che si concede. A quel punto Leo si fa più ardito e comincia a sondare se gradisci la sua lingua in bocca. Come un serpente tentatore, saetta intorno alla bocca, esplorando le labbra. La consistenza della lingua non &egrave come quella di una donna, più sottile, ma, piuttosto, &egrave maschia, piena come una spatola, come, d'altronde, &egrave maschia quella che va ad incontrare, attorcigliandosi ad essa. Una bella spatola umettata che si infila nel foro orofaringeo, scendendo quasi fino al gozzo. Se lo lasciasse fare chissà dove arriverebbe...! Invece al ritrarsi del partner, lui, ossequioso, ritrae la gomena che aveva infilato in gola, continuando a baciarlo sulle labbra. Sono belle, morbide, gentili, calde e si fanno assaporare. Poi, scende con le mani sul corpo. La lingua segue il percorso delle mani, leccando e titillando ogni centimetro di pelle, fino ai capezzoli dove si perde a circumnavigare le areole, più scure dell'epidermide del resto del corpo, lappando il prominente, turgido pirolo centrale che si protende, lasciando che la vogliosa bocca amica ne prenda cura. Quanti contorcimenti! Che goduria genera quel magnifico "manzo" sculettante. Ha un bel posteriore e se lo lascia toccare, sprimacciare, pizzicare, schiaffeggiare fino ad arrossare le chiappe. Poi, un dito scivola nell'ano e lui sembra contento. "Così...!" esclama, invitando alla ...